Un’associazione riunisce gli ex di An.
Serve da laboratorio di idee, ma assomiglia a una frattura nel Pdl.
Rassegna stampa - Matteo Brunello, Il Cittadino di oggi.
È un laboratorio di idee e proposte politiche, oltre che braccio organizzativo d’iniziative. Un gruppo, esterno al Popolo della Libertà, che raccoglie gli ex di Alleanza nazionale. E della formazione ha ereditato anche il patrimonio di valori e parte dei beni. Si chiama “Lodi protagonista” ed è un’associazione che conta circa un centinaio di iscritti. Si tratta in larga parte di giovani (il presidente è Andrea Dardi), ma tra le fila ci sono anche esponenti di primo piano della politica locale, come l’assessore provinciale Nancy Capezzera. «È innegabile che all’interno del Pdl ci siano anche impostazioni diverse, inoltre è naturale che l’amalgama sia lenta a formarsi - spiega il vice coordinatore del Pdl, Gianfranco Regali - per questo ritengo importante la presenza di quest’associazione che ha la funzione di preservare una precisa impronta culturale, rivolta primariamente a destra». Una realtà, ormai presente sul territorio da qualche tempo, che come in altre occasioni è pronta a scendere in campo in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. L’idea annunciata è quella di fornire un supporto, con l’elaborazione di nuove linee programmatiche e promozione di manifestazioni. Una “corrente” (ma esterna al partito) che ha già messo in campo una proposta in vista del rinnovo amministrativo del comune capoluogo del 2010. «Comunico sin da ora che tra i componenti di “Lodi protagonista” è già stato elaborato un programma per il governo del capoluogo - continua Regali - un documento che a breve sottoporremo agli alleati». Sul tema interviene anche l’assessore provinciale Capezzera del Pdl, che rimarca come a livello nazionale sono diverse le associazioni di questo genere, che gravitano attorno ai partiti e in particolare anche ai quelli di centro destra (“Lodi protagonista” si rifà al gruppo “Italia protagonista” fondata da Maurizio Gasparri). «E poi devo dire - specifica - che da quel laboratorio erano già emerse molte delle proposte che sono poi confluite nel programma elettorale delle provinciali dei mesi scorsi. E ora stiamo ancora lavorando, senza fare troppo rumore, ma con la volontà di elaborare proposte per la politica del territorio, al fine di studiare una piattaforma in vista del rinnovo amministrativo del capoluogo».
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