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mercoledì 9 settembre 2009

Il Duca di Mantova

Inchiesta di Bari, le carte.
Tarantini: il premier e quelle 30 ragazze.
Diciotto serate e 1000 euro a chi restava.
Nei verbali il racconto degli incontri: «Le retribuivo ma senza dirlo a Berlusconi».

Rassegna stampa - Corriere.it, di oggi [Nella foto la escort Patrizia D'Addario alla Mostra del cinema di Venezia (Afp)] .

Sarebbero una trentina le donne che Gianpa­olo Tarantini avrebbe portato alle feste del premier Silvio Berlusconi. Alcune hanno ri­cevuto un compenso di 1.000 euro «per prestazioni sessua­li», altre «soltanto un rimbor­so delle spese». Tra loro ci so­no anche alcune ragazze com­parse in programmi tv, come Barbara Guerra e Carolina Marconi del Grande Fratello. Non solo Patrizia D’Addario, dunque. Per oltre cinque me­si, da settembre 2008 alla fine di gennaio scorso, l’imprendi­tore pugliese ha reclutato ita­liane e straniere per allietare cene e incontri nelle residen­ze del presidente del Consi­glio. È stato lui stesso ad ammet­terlo il 29 luglio scorso duran­te un interrogatorio nella ca­serma della Guardia di Finan­za di Bari dove è stato convo­cato in segreto come indaga­to per favoreggiamento della prostituzione. Incalzato dagli inquirenti ha fornito dettagli su voli, spostamenti, elargizio­ni, confermando così quanto era già emerso dalle intercet­tazioni telefoniche. Nel verba­le Tarantini ripete quello che aveva già detto in passato: «Le presentavo come mie ami­che e tacevo che a volte le re­tribuivo ». Ma poi rivela che fu proprio «Berlusconi a pre­sentarmi Guido Bertolaso, co­me gli avevo chiesto. E poi lo stesso Bertolaso inviò me e il mio amico Enrico Intini in Finmeccanica, ma dopo i pri­mi incontri non è più succes­so nulla».
Sul Corriere della Sera in edicola di oggi, mercoledì 9 settembre due pagine di verbali dell'inchiesta di Bari, nel servizio di Angela Balenzano e Fiorenza Sarzanini.
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