FATTI E PAROLE

Foglio virtuale quotidiano di Brembio e del suo territorio

http://www.fattieparole.info

Si può leggere l'ultimo numero cliccando sopra, sull'immagine della testata o sul link diretto, oppure cliccando qui.
Ogni nuovo numero esce nelle ore serali, ma dopo le 12.00 puoi già leggerlo mentre viene costruito cliccando qui.

FATTI E PAROLE - ARCHIVIO
www.fattieparole.eu

La parola al lettore

Le tue idee, opinioni, suggerimenti e segnalazioni, i tuoi commenti, le tue proposte: aiutaci ad essere un servizio sempre migliore per il nostro paese.

Puoi collaborare attivamente con noi attraverso questo spazio appositamente predisposto - per accedere clicca qui - o anche puoi scriverci cliccando qui.

mercoledì 9 settembre 2009

Fatti che non possono essere accostati

Dopo le nuove rivelazioni sull'inchiesta di Bari, Gentiloni (Pd) invita Berlusconi "come minimo a togliere il tricolore che sventola da Palazzo Grazioli".
Tarantini, dura replica di D'Alema: "Ridicolo parlare di mia cena elettorale".
Critiche anche dal Pdl. Bondi: "Non si tratta di libera informazione ma di potere irresponsabile che si alimenta della divulgazione del materiale più oscuro".

Rassegna stampa - Repubblica.it.

"Fa ridere il fatto che si parli di questa cena, una cosa insignificante, rispetto ai 18 festini che Tarantini ha organizzato per il presidente del Consiglio. Quello sì che è un problema". Massimo D'Alema, a Perugia per la festa del Pd, commenta così il contenuto dei verbali degli interrogatori dell'inchiesta di Bari in cui l'imprenditore Tarantini ha tirato in ballo il suo nome. "Io faccio centinaia di cene elettorali, quella sera ne ho fatte due o tre - ha spiegato D'Alema -. Non conosco Tarantini, non ho mai avuto rapporti con lui".
D'Alema ha aggiunto: "Non vedo cosa c'entri una cena elettorale con atti come lo sfruttamento della prostituzione, che è un reato. Sono due fatti che non possono essere accostati". L'ex ministro degli Esteri ha parlato anche del coinvolgimento nell'inchiesta di esponenti del Pd: "Frisullo (ex vicepresidente della Regione Puglia, ndr) non fa più parte del governo regionale perché ha avuto comportamenti sbagliati, mentre Berlusconi non solo fa parte del governo nazionale ma se la prende anche con chi lo critica".
Quella di D'Alema non è l'unica reazione alle notizie diffuse nelle ultime ore sull'inchiesta di Bari. "Il quadro che emerge dalle vicende di Bari - afferma Paolo Gentiloni, responsabile comunicazione del Pd - è lontano da quelle caratteristiche di decoro e di sicurezza che devono contraddistinguere le istituzioni. Come minimo sarebbe il caso di togliere il tricolore che sventola a Palazzo Grazioli".
Rosy Bindi osserva come, "al di là delle responsabilità dei singoli e di quello che la magistratura deve fare, quello che inquieta, e che è una delle tante manifestazioni del degrado morale di questo paese, è che la donna venga usata come merce di scambio".
Mentre il sindaco di Bari, Michele Emiliano, nel primo pomeriggio ha tenuto una conferenza stampa per smentire le dichiarazioni di Tarantini su una sua presunta richiesta di aiuto per le elezioni: "Nonostante la mia smentita - denuncia Emiliano - si continua a leggere sui giornali di presunte dichiarazioni o intercettazioni in cui Tarantini parla di me. In particolare si assume che io avrei chiesto all'imprenditore un aiuto per la mia campagna elettorale del 2004. La circostanza, evidentemente, definisce sempre più un personaggio che ha costruito la propria fortuna millantando credito per acquisire visibilità".
Critiche alle nuove rivelazioni sull'inchiesta di Bari vengono però anche dal Pdl, e in particolare dal coordinatore nazionale Sandro Bondi: "Anche oggi alcuni dei maggiori quotidiani italiani offrono la testimonianza non di una libera informazione, bensì di un potere irresponsabile, che si alimenta attraverso l'uso e la divulgazione pubblica del materiale più oscuro, inattendibile e incontrollabile e che persegue, in alcuni casi consapevolmente in altri inconsapevolmente, la destabilizzazione non dell'assetto politico attuale ma ancor di più della normale vita democratica del nostro paese", afferma Bondi in una nota.
Condividi su Facebook

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.