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mercoledì 5 agosto 2009

Quando la felicità si chiama elettrodotto

Maleo, il ministero ha detto sì all’elettrodotto a 380mila volt.
Rassegna stampa - Carlo Catena, Il Cittadino di oggi.

Maleo - Il ministero dell’Ambiente “promuove” il nuovo elettrodotto da 380mila volt Maleo - Chignolo Po. Il ministro Stefania Prestigiacomo ha infatti firmato il decreto di valutazione di impatto ambientale dopo il quale il percorso della nuova “autostrada dell’energia” è tutto in discesa. Prossima e ultima tappa sarà il decreto del ministero delle Attività produttive, che Terna attende per fine anno, quindi a inizio 2010 partiranno i lavori: cento milioni di euro il costo stimato, 300 gli addetti coinvolti nella realizzazione di tralicci e centrali di trasformazione e smistamento, dai 18 ai 24 mesi i tempi previsti per l’ultimazione dei lavori. La nuova dorsale ad altissima tensione attraverserà anche i territori di Corno Giovine, Fombio, Orio Litta, San Fiorano, Santo Stefano Lodigiano, Senna e Somaglia, e nei progetti di Terna permetterà anche l’eliminazione di vecchie linee, comprese alcune di quelle che incombono sul quartiere dell'Albarola a Lodi. «Anche se siamo di fronte a un progetto concepito nel 2003 e articolato in moltissimi documenti, di fatto è un’operazione da considerare ordinaria, di razionalizzazione della rete - spiega il sindaco di Maleo e presidente della Provincia di Lodi Pietro Foroni -. Mi risulta che il ministero dell'Ambiente non abbia introdotto elementi di novità, visto che le prescrizioni erano già state chieste, e numerose, dagli enti locali, compresa la precedente amministrazione provinciale». Proprio a Maleo sorgerà una delle strutture più importanti della nuova linea, una centrale di trasformazione che tra l’altro sarà collegata anche a una linea da 132mila volt attestata a San Rocco al Porto. «Non si tratta di una centrale per la produzione di energia, ovviamente - chiarisce Foroni - e per questo impianto abbiamo chiesto, e ottenuto, una serie di mitigazioni ambientali. Come amministrazione comunale a Maleo abbiamo rinunciato a oltre due milioni di euro di compensazioni in denaro in cambio della demolizione di sette chilometri di vecchi elettrodotti, che si trovano in zone più vicine al paese rispetto alla nuova struttura e che lambiscono anche il cimitero».
Altre cifre del progetto sono i 27 chilometri complessivi di lunghezza delle nuove linee aeree, i 41 di tratte interrate, l'eliminazione di 64 chilometri, complessivi, di linee obsolete, pari a 225 tralicci, e l'adozione di supporti “monostelo”, e non più a traliccio reticolato, per le tratte sospese. «Abbiamo anche dati molto rassicuranti riguardo all'impatto elettromagnetico, sui quali abbiamo fatto effettuare studi specifici - chiosa Foroni -. Il fatto che fosse stato coinvolto anche un consulente che già aveva collaborato con il gruppo Enel era apparso praticamente inevitabile, visto che in Italia i soggetti che si occupano di alta tensione sono pochissimi. Ma siamo tranquilli». Anche se la linea utilizza il voltaggio più elevato impiegato in Italia, la filosofia ispiratrice è di far passare i cavi il più lontano possibile dai centri abitati. Il rimodernamento e la razionalizzazione della dorsale elettrica che attraversa il settore sud del Lodigiano dovrebbe consentire un recupero di efficienza di 400 megawatt: secondo gli esperti sono proprio le dispersioni della rete, spesso la stessa di 30 anni fa, il problema maggiore, oggi, del sistema elettrico italiano. Dove proprio per questo motivo capita, ad esempio, che una regione come la Puglia, che produce il doppio dell'elettricità che consuma, soffra di frequenti black out.

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