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sabato 18 luglio 2009

Idv polemico col governo sulla centrale

Ancora sulla centrale di Turano-Bertonico un articolo di oggi su Il Cittadino. In appendice riportiamo per completare l'informazione il testo dell'interrogazione e la risposta governativa.
Sulla centrale l’Idv incalza il governo: «Risposta lacunosa».
Rassegna stampa.

Il ministero dell’Ambiente risponde all’interrogazione dell’Italia dei valori sulla centrale di Bertonico-Turano. Il partito, guidato a livello locale da Gianni Pera, però, non si ritiene del tutto soddisfatto. «La risposta è particolarmente esaustiva in merito al monitoraggio che Sorgenia dovrà fare - fa sapere la segreteria provinciale -, ma nulla dice relativamente al resto delle questioni poste, se non comunicando che la revisione dell’autorizzazione non è ancora iniziata, non fornendo ulteriori informazioni in merito. Continuiamo quindi a registrare reticenze e ambiguità da parte del ministero. Nel momento in cui il governo non informa sulla parte più importante, e cioè quando verranno decisi gli accorgimenti tecnici, non possiamo che rifarci all’accordo intervenuto al tavolo tecnico tra Sorgenia e Provincia di Lodi (con l’amministrazione Felissari, ndr), che già prevede un piano di interventi». L’Idv si augura che la centrale non sia mai inaugurata: «Anche se sono arrivate le turbine, non muore per l’Idv la speranza di non veder mai avviata quest’opera, frutto di un atto di prepotenza del precedente governo Berlusconi, decisa su vecchi parametri e analisi e senza l’accordo degli enti locali. Un modo di governare che si sta ripetendo con le centrali nucleari».

Il testo dell'interrogazione Cimadoro-Piffari e la risposta del sottosegretario Menia.
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-02246 presentata da GABRIELE CIMADORO giovedì 5 febbraio 2009, seduta n.127.
Cimadoro e Piffari. Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
Per sapere - premesso che: nel mese di agosto 2005, il ministero delle attività produttive, tenuto conto anche del parere favorevole della regione Lombardia, della VIA (valutazione d'impatto ambientale) e dell'AIA (autorizzazione integrata ambientale) del ministero dell'ambiente, ha concesso alla società Sorgenia l'autorizzazione a costruire una centrale termoelettrica (750 Mw), alimentata a metano, nell'area industriale dell'ex Gulf Oil di Bertonico e Turano;
il Consiglio regionale della Lombardia, con deliberazione n. VIII/0296 del 20 dicembre 2006, ha approvato un ordine del giorno che impegnava la Giunta a «valutare l'opportunità di intervenire presso le opportune sedi ministeriali per la revisione o quantomeno la ridefinizione della Autorizzazione Ambientale Integrata del luglio 2005»;
tale ordine del giorno derivava dalla considerazione della notevole esposizione a valori inquinanti di emissioni in atmosfera e polveri sottili dell'area territoriale in questione;
questa preoccupazione sull'inquinamento atmosferico della provincia di Lodi, fortemente sentita dai cittadini, è stata confermata dai dati ufficiali forniti dall'ARPA per gli anni 2006/2007 e da un articolo del quotidiano Il Cittadino del 10 giugno 2008;
la provincia di Lodi e, in particolare, il comune di Bertonico, in data 31 marzo 2008, hanno richiesto ufficialmente al ministero dell'ambiente una revisione del documento dell'autorizzazione integrata ambientale relativo alla centrale di turbogas in costruzione; con comunicazione ufficiale, inviata alla provincia di Lodi in data 3 aprile 2008 (prot. Provincia n. 13104) ed al comune di Bertonico in data 4 aprile 2008, il ministero comunica «formalmente avviato» il processo di revisione dell'autorizzazione integrata ambientale; sempre sul quotidiano locale Il Cittadino, del 25 settembre 2008, si legge un articolo del Presidente della Regione Lombardia Formigoni, che dichiara, scrivendo al ministro Claudio Scajola, che la regione produce già in proprio tutta l'energia elettrica di cui ha bisogno e che non servono altre centrali sul territorio e nonostante la provincia di Lodi abbia già avviato, dal 2007, rilevanti progetti relativi all'efficienza energetica, modulazione dei consumi e produzione di fonti rinnovabili -:
quale sia lo stato attuale della revisione dell'autorizzazione integrata ambientale ed a quali risultati sia, eventualmente, pervenuta;
se il Ministro non ritenga opportuno istituire una apposita commissione AIA che lavori di concerto con la Regione Lombardia ed enti locali interessati, ad ogni livello, superando qualsiasi conflitto o contrasto;
quali siano le reali misure di monitoraggio del rischio di inquinamento atmosferico predisposte, sia rispetto alla futura attività della centrale sia sulla attuale attività di cantiere, offrendo tutti i dovuti chiarimenti ai cittadini, preferibilmente in senso rassicurante, circa la tutela della loro sicurezza e salute. (4-02246)

Atto Camera
Risposta scritta pubblicata lunedì 6 luglio 2009 nell'allegato B della seduta n. 197. All'Interrogazione 4-02246 presentata da Gabriele Cimadoro.
Risposta. - In merito a quanto indicato nell'interrogazione in esame, relativa alle problematiche inerenti la centrale termoelettrica da ubicare nei comuni di Bertonico e Turano, si rappresenta quanto segue. La centrale di cui trattasi, di proprietà della Sorgenia Spa, rientra nel campo di applicazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, recante l'attuazione integrale della direttiva 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (Integrated pollution prevention and control). L'impianto è in possesso di autorizzazione unica ai sensi del decreto-legge n. 7 del 2002 (cosiddetto sblocca centrali) rilasciata dal Ministero dello sviluppo economico nel mese di agosto 2005, comprensiva della determinazione relativa all'Autorizzazione integrata ambientale, rilasciata il 3 agosto 2005 da parte del Ministro dell'ambiente pro tempore. A tale riguardo, si ricorda che ai procedimenti relativi alle centrali di potenza superiore ai 300 MWt in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 59 del 2005, si applicava la norma transitoria di cui all'articolo 17, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2005 (oggi abrogata) che, al fine di assicurare l'esercizio coordinato delle funzioni dei Ministeri competenti, oltre a stabilire che i procedimenti relativi ad autorizzazioni che ricomprendevano l'Aia erano portati a termine dalla stessa autorità presso la quale erano stati avviati, ovvero dal Ministero dello sviluppo economico, prevedeva che «il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio adotta le determinazioni relative all'autorizzazione integrata ambientale per l'esercizio degli impianti di competenza statale, in conformità ai princìpi del decreto legislativo n. 59 del 2005 (...)».
Per quanto attiene agli aspetti relativi all'Aia, ai sensi dell'articolo 9, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2005, come modificato dal decreto legislativo n. 4 del 2008, l'autorizzazione è soggetta a rinnovo quinquennale da effettuarsi entro il 2010. Con nota del 9 luglio 2007, la Provincia di Lodi ha fatto pervenire una richiesta di riesame, successivamente confermata con nota del 27 marzo 2008, ai sensi dell'articolo 9, comma 4, del decreto legislativo n. 59 del 2005.
Di tale richiesta, con nota del 13 luglio 2007, sono stati informati sia il Ministero dello sviluppo economico, sia il gestore al quale è stato chiesto di fornire le integrazioni documentali necessarie ai fini del riesame. Il gestore, con nota del 3 agosto 2007, ha formulato diverse osservazioni dirette ad ottenere che il procedimento di riesame non venga attivato, in quanto mancherebbero i presupposti di legge.
Con nota del 7 aprile 2008, il Presidente della Commissione ha comunicato che il Nucleo di coordinamento ha ritenuto sussistere tutti i presupposti per l'effettuazione degli accertamenti tecnici necessari ai fini della valutazione della proposta di riesame, attualmente, però, la competente Commissione Ippc non si è ancora pronunciata in merito.
In relazione al monitoraggio dell'attuale attività di cantiere, l'articolo 2 del decreto del Ministero delle attività produttive n. 55/02/2005, riporta: «... in fase di cantiere si ritiene opportuno un piano di monitoraggio delle polveri da concordare con la competente Agenzia regionale prevenzione e ambiente che preveda anche le procedure da adottare per il contenimento delle stesse». Sulla base di quanto previsto dal citato decreto, il Dipartimento provinciale Arpa di Lodi ha attuato le seguenti azioni/controlli: acquisizione della proposta di monitoraggio di Sorgenia e contestuale incontro per l'individuazione dei punti di monitoraggio (21 febbraio 2008); sopralluogo per l'individuazione nel dettaglio dei punti di monitoraggio (28 febbraio 2008); acquisizione delle procedure di cantiere (6 maggio 2008); definizione delle modalità di acquisizione e trasmissione dei dati di monitoraggio (20 maggio 2008); sopralluogo da parte dell'Arpa per la verifica della conformità al decreto ministeriale n. 60 del 2002 dei punti di monitoraggio (27 giugno 2009); Sorgenia inizia il monitoraggio per un periodo di prova atto al confronto con le centraline della qualità dell'aria di Arpa (15 giugno 2008); inizio attività di scavo da parte Sorgenia (1o settembre 2008). Attualmente i dati di monitoraggio (polveri) del cantiere vengono trasmessi con cadenza quindicinale all'Arpa, assieme alla descrizione delle attività di cantiere, salvo la comunicazione di episodi significativi che avviene in tempi più brevi. L'Arpa trasmette periodicamente una relazione sull'andamento del monitoraggio ai comuni di Turano e Bertonico ed alla provincia di Lodi.
Riguardo al monitoraggio della futura attività della centrale, l'articolo 2, punto 2,5, del decreto del Ministero delle attività produttive n. 55/02/2005, prevede che: «il Proponente ha l'obbligo di rimettere al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e di attuare, per la parte di propria competenza, un piano concordato con la regione Lombardia e con l'Arpa Lombardia per il monitoraggio della qualità dell'aria, da effettuarsi secondo i criteri del decreto ministeriale n. 60 del 2002. Tale piano dovrà prevedere, in particolare, il monitoraggio degli ossidi di azoto e del materiale particolato, dovrà prevedere l'acquisto e l'esercizio di strumentazione per il monitoraggio a carico del proponente, secondo quanto da esso stesso dichiarato. Fermi restando gli accordi con la Regione, il programma di monitoraggio dovrà essere attivo almeno un anno prima dell'inizio del collaudo della centrale e dovrà essere esteso all'intero periodo di attività dell'impianto». Nello stesso articolo 2 sono state, inoltre, inserite alcune prescrizioni da parte della regione Lombardia, quali: «Il committente dovrà farsi carico dell'eventuale adeguamento della rete di monitoraggio da realizzarsi sulla base delle prescrizioni che saranno emanate dall'Arpa, Ente responsabile della rete, valutate anche le richieste fatte dai comuni di Bertonico e Turano, di realizzare un sistema di monitoraggio con quattro centraline fisse e una mobile, oltre all'installazione di una stazione meteorologica. La nuova rete, pur rimanendo in carico al committente, dovrà essere messa a disposizione di Arpa che ne curerà la gestione». Sulla base di quanto previsto, l'Arpa, Dipartimento provinciale di Lodi, in collaborazione con il settore centrale aria e enti fisici, il 16 luglio 2008 ha convocato un incontro per la definizione della rete di monitoraggio della qualità dell'aria, coinvolgendo la regione Lombardia, i comuni di Turano Lodigiano, Bertonico e Lodi, la provincia di Lodi e la Spa Sorgenia. Nel corso della riunione, che si è tenuta il 7 agosto 2008, sono state fornite informazioni sulle prescrizioni del Ministero delle attività produttive, sui criteri definiti dalla vigente normativa e adottati dall'Arpa per le reti di monitoraggio della qualità dell'aria, sullo stato attuale della qualità dell'aria e del suo monitoraggio e sulla proposta di rete di monitoraggio di Arpa. La proposta presentata ha riscontrato l'assenso degli Enti coinvolti. Tra i mesi di settembre e ottobre 2008 l'Arpa ha provveduto ad effettuare, in collaborazione con i comuni interessati, una serie di sopralluoghi atti a definire i siti di posizionamento delle centraline, in modo da garantire la conformità ai requisiti previsti dal decreto ministeriale n. 60 del 2002.
In data 2 marzo 2009, l'Arpa ha ricevuto la comunicazione di attivazione delle centraline di rete fissa della qualità dell'aria da parte della Società Sorgenia. A seguito della messa a regime di tali centraline dovrà essere attivata la convenzione per la gestione della rete e per la validazione dei dati da parte dell'Arpa. I monitoraggi, pertanto, saranno disponibili on line e gestiti in modo congruente a quanto avviene per la già esistente rete regionale di monitoraggio dell'aria. Per quanto concerne le emissioni in atmosfera, e in particolare il monitoraggio degli inquinanti presenti nei gas in uscita al camino, a seguito della messa in esercizio della centrale, verranno attuati i controlli dall'autorizzazione.
Il Sottosegretario di Stato per l'ambiente e la tutela del territorio e del mare: Roberto Menia.

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