L'interrogazione Cimadoro-Piffari non è la sola presentata in Parlamento sulla centrale di Turano-Bertonico. Già nel febbraio la senatrice Daniela Mazzuconi del Partito democratico aveva presentato in Senato una interrogazione che qui riportiamo con la risposta del sottosegretario Menia. Da notare che non risultano alla ricerca effettuata tra gli atti del parlamento di questa legislatura interrogazioni dei partiti di centrodestra.
Prima parte.Atto Senato
Interrogazione a risposta scritta 4-01164 presentata da Daniela Mazzuconi giovedì 19 febbraio 2009, seduta n.155.
Mazzuconi, Della Seta, Vimercati, Roilo, Fontana, Bassoli, Baio - Ai Ministri dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e dello sviluppo economico - Premesso che
la Provincia di Lodi, i Comuni, le forze politiche e sociali hanno contrastato negli anni scorsi la localizzazione di una centrale termoelettrica (750 Mgw - alimentata a gas metano) nei comuni di Bertonico e Turano,
le contestazioni e le preoccupazioni del territorio riguardano l'estrema vicinanza di tale sito a un'altra centrale, quella di Tavazzano-Montanaso, situata a 10 chilometri da Bertonico, che sarà potenziata e "ambientalizzata" con il consenso degli enti locali per ridurre le emissioni inquinanti sino a raggiungere, a regime, circa 1.600 Mgw elettrici;
la Provincia di Lodi ha concordato con la società TERNA progetti rilevanti relativi all'efficienza energetica (per 450 Mgw) e nel territorio lodigiano sono stati conclusi e si stanno realizzando numerosi progetti relativi alle energie rinnovabili (utilizzo dei "salti" del canale Muzza, fotovoltaico, agro energie, risparmio energetico nelle abitazioni, eccetera);
la Provincia di Lodi conferma con i dati forniti dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente-Lombardia i dati peggiori della Regione per quanto riguarda le emissioni inquinanti e le "polveri sottili";
nonostante tale situazione al mese di agosto 2005 il Ministero delle attività produttive, con il parere positivo della Regione Lombardia, la valutazione di impatto ambientale e l'autorizzazione integrata ambientale del Ministero dell'Ambiente, ha dato a Sorgenia l'autorizzazione a costruire la centrale termoelettrica,
si chiede di sapere:
quali siano le valutazioni dei Ministri in indirizzo sul conflitto che si è determinato con le istituzioni locali e come intendano procedere per superarlo;
se non si ritenga indispensabile, convocare urgentemente la Commissione AIA del Ministero dell'ambiente, con la Regione Lombardia e gli enti locali interessati, dopo che il Ministero dell'Ambiente ha riconosciuto nei mesi scorsi, con comunicazione formale inviata alla Provincia di Lodi, ai Comuni ed a Sorgenia, la fondatezza della richiesta della Provincia di Lodi per la revisione dell'autorizzazione integrata ambientale;
come intendano procedere all'attuazione del piano nazionale di assegnazione delle quote di CO2 per il periodo 2008-2012 anche in relazione agli impianti "nuovi entranti" (decreto del Ministro dell'ambiente e dello sviluppo economico 18 dicembre 2006);
come stia procedendo la revisione delle autorizzazioni integrate disposta dal Ministero dell'ambiente nel giugno 2007 per le autorizzazioni rilasciate prima dell'entrata in vigore del Decreto legislativo n. 59 del 2005 di recepimento della normativa comunitaria.
(4-01164)
Atto Senato
Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 043 all'Interrogazione 4-01164 presentata da Mazzuconi.
Risposta. - In merito a quanto indicato nell'interrogazione relativa alle problematiche inerenti la centrale termoelettrica da ubicare nei Comuni di Bertonico e Turano, si rappresenta quanto segue.
La centrale di cui trattasi, di proprietà, della Sorgenia SpA, rientra nel campo di applicazione del decreto legislativo 18 febbraio 2005, n. 59, recante l'attuazione integrale della direttiva 96/61/CE, relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell'inquinamento (IPPC).
L'impianto è in possesso di autorizzazione unica ai sensi del decreto-legge n. 7 del 2002 (cosiddetto sblocca centrali) rilasciata dal Ministero dello sviluppo economico nel mese di agosto 2005, comprensiva della determinazione relativa all'AIA, rilasciata il 3 agosto 2005 da parte del Ministro dell'ambiente pro tempore.
A tale riguardo, si ricorda che ai procedimenti relativi alle centrali di potenza superiore ai 300 MWt in corso alla data di entrata in vigore del decreto legislativo n. 59 del 2005, si applicava la norma transitoria di cui all'art. 17, comma 2, del decreto legislativo n. 59 del 2005 (oggi abrogata) che, al fine di assicurare l'esercizio coordinato delle funzioni dei Ministeri competenti, oltre a stabilire che i procedimenti relativi ad autorizzazioni che ricomprendevano l'AIA erano portati a termine dalla stessa autorità presso la quale erano stati avviati, ovvero dal Ministero del sviluppo economico, prevedeva che «il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio adotta le determinazioni relative all'autorizzazione integrata ambientale per l'esercizio degli impianti di competenza statale, in conformità ai principi del decreto legislativo n. 59/05».
Per quanto attiene agli aspetti relativi all'AIA ai sensi dell'art. 9, comma 1, del decreto legislativo n. 59 del 2005, come modificato dal decreto legislativo n. 4 del 2008, l'autorizzazione è soggetta a rinnovo quinquennale da effettuarsi entro il 2010.
Con nota del 9 luglio 2007, la Provincia di Lodi ha fatto pervenire una richiesta di riesame, successivamente confermata con nota del 27 marzo 2008, ai sensi dell'art. 9, comma 4, del decreto legislativo n. 59 del 2005. Di tale richiesta, con nota del 13 luglio 2007, sono stati informati sia il Ministero dello sviluppo economico, sia il gestore, al quale è stato chiesto di fornire le integrazioni documentali necessarie ai fini del riesame.
Il gestore, con nota del 3 agosto 2007, ha formulato diverse osservazioni dirette ad ottenere che il procedimento di riesame non venga attivato, in quanto mancherebbero i presupposti di legge.
Con nota del 7 aprile 2008, il Presidente della Commissione ha comunicato che il Nucleo di coordinamento ha ritenuto sussistere tutti i presupposti per l'effettuazione degli accertamenti tecnici necessari ai fini della valutazione della proposta di riesame, attualmente, però, la competente Commissione IPPC non si è ancora pronunciata in merito.
Per quanto riguarda l'applicazione della normativa in materia di «Emissions Trading», l'impianto in questione ha già presentato, al Comitato nazionale per l'attuazione e la gestione della direttiva 2003/87/CE e per la gestione delle attività di progetto del Protocollo di Kyoto, la domanda di autorizzazione ad emettere gas ad effetto serra e che il Comitato ha richiesto informazioni integrative.
Al momento è in attesa di ricevere le informazioni richieste.
Il Sottosegretario di Stato per l'ambientee la tutela del territorio e del mare Menia
(1 - continua)
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