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sabato 18 luglio 2009

Il significato d'un vincolo paesaggistico

Il Cittadino di oggi riprende la questione del vincolo paesaggistico chiesto dai comuni di Senna e Somaglia. un articolo utile per capire cosa significhi tale vincolo.
E con il vincolo paesistico non si scherza
Niente discariche ma solo salvaguardia.
Rassegna stampa.

Senna - Il Lodigiano ha ottenuto il vincolo paesaggistico per tutelare l’area del Po. E avere un’arma in più per respingere il progetto della discarica di Senna. Regione Lombardia ha detto sì di fronte alla richiesta dei due comuni della Bassa, Senna e Somaglia, e della Provincia di Lodi. Adesso, però, il vincolo paesaggistico impone rigore e precisione, perché la zona dovrà essere costantemente tenuta sotto controllo e valorizzata. Non si potranno costruire discariche, ma nemmeno impianti e strade. E, in caso di necessità, si dovranno curare i minimi dettagli.
Per quanto riguarda i corsi d’acqua, la rete irrigua dovrà essere tutelata, le eventuali opere di regimazione idraulica e di difesa spondale dovranno essere realizzate attraverso tecniche di ingegneria naturalistica, o rispettando l’assetto tradizionale dei luoghi. Per le infrastrutture per la trasmissione di energia elettrica e le telecomunicazioni, invece, i progetti dovranno essere sottoposti a un’attenta valutazione paesistica. La realizzazione di impianti fotovoltaici non è ammessa, per quelli di tipo domestico o per quelli solari termici dovrà essere preventivamente effettuata un’analisi dettagliata.
Il sistema di percorsi rurali e sentieri dovrà essere mantenuto e salvaguardato, riqualificando i tragitti ormai in disuso. La costruzione di nuove strade dovrà essere giustificata da esigenze di mobilità che non possono essere risolte con soluzioni alternative.
Un’attenzione particolare dovrà essere riservata alla conservazione del paesaggio, facendo attenzione a non alterare il colpo d’occhio e la visuale. Persino i cartelli stradali potranno essere sistemati nella zona solo dopo aver predisposto un piano specifico. Tutte le attività che non hanno niente a che fare con l’agricoltura, e che hanno un elevato impatto acustico e olfattivo, sono rigorosamente vietate.
Alcune prescrizioni riguardano l’ambito golenale e l’argine maestro del fiume. A questo proposito, nei documenti che spiegano il significato del vincolo paesistico, si legge che «sono da escludersi le attività, le infrastrutture, gli impianti e le trasformazioni che possono generare impatti negativi sugli ecosistemi».
Oltre alla tutela del patrimonio agrario, infine, ci sono norme che proteggono gli insediamenti di interesse storico-tradizionale e che valorizzano il castello Cavazzi di Somaglia e Corte Sant’Andrea.

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