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giovedì 3 dicembre 2009

Ufficializzato a Casale il nuovo segretario comunale

Casale. Giovanni Andreassi è il nuovo segretario, prevista a gennaio la sua entrata in servizio.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 3 dicembre 2009.

Il consiglio comunale certifica l’arrivo del nuovo segretario comunale Giovanni Andreassi e discute di politica con piccole scaramucce tra maggioranza e opposizione.
Nell’assemblea di lunedì sera il consiglio comunale ha ratificato lo schema di convenzione per il servizio di segreteria comunale con le amministrazioni di Martignana Po, capofila, Isola Dovarese e Terranova de Passerini. Il nuovo segretario sarà Giovanni Andreassi e prenderà servizio probabilmente a gennaio, dopo l’espletamento dell’iter burocratico di sottoscrizione della convenzione da parte di tutti i comuni con l’invio all’agenzia dei segretari.
Casale farà la parte del leone con il 40 per cento della quota oraria del nuovo segretario, gli altri comuni lo divideranno al 20 per cento. Il costo sarà attorno ai 40-50 mila euro anche in funzione delle effettive presenze e del raggiungimento degli obiettivi. Andreassi sarà a Casale per un tempo corrispondente a due giorni la settimana. La maggioranza ha poi votato un ordine del giorno per la modifica dello schema di riordino dei corsi “Pacle” negli istituti tecnici. La minoranza aveva chiesto di poter rinviare il voto alla seduta successiva in modo da verificare meglio il contenuto del documento e il vicesindaco Maria Luisa Braguti che presiedeva il consiglio in assenza del sindaco era orientata ad accettare la richiesta. L’ipotesi però di inserire nell’ordine del giorno una critica alla riforma Gelmini faceva decidere la maggioranza di mettere al voto subito l’ordine del giorno. E poco dopo la maggioranza faceva di nuovo valere il proprio peso rimandando la discussione di due mozioni-ordini del giorno presentati dalla minoranza sul mantenimento dell’acqua pubblica e sull’omofobia. Argomenti da classificare sotto la voce ordine del giorno perché con caratteristiche generali e nazionali, dovevano essere presentati almeno 48 ore prima. La minoranza li aveva proposti come mozione proprio per aggirare l’ostacolo del deposito in ritardo, ma la maggioranza non ha voluto dibatterle e sono state rimandate alla prossima seduta.

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