Il sindacato detta le linee per il 2010: «Aiutare le persone più deboli, gli ammortizzatori sociali non basteranno più». Per la Cisl la ripresa resta una chimera. Comune e Provincia pronti a sostenere il fondo anti-crisi nel 2010.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 5 dicembre 2009.
La ripresa non esiste, almeno fino a questo momento non si è vista. «Ci aspettavamo dei segnali positivi dopo le ferie - afferma il segretario provinciale della Cisl, Mario Uccellini -, ma non è stato così. La situazione è allarmante, perché in occasione delle festività ci saranno delle chiusure prolungate da parte delle aziende».
La Cisl torna a lanciare l’allarme sull’occupazione nel Lodigiano durante l’assemblea che si è tenuta ieri pomeriggio presso il comune di Montanaso, un incontro che il sindacato ha organizzato per dettare le linee del 2010. All’appuntamento, oltre agli iscritti e ai referenti delle diverse categorie, hanno partecipato il presidente della Provincia, Pietro Foroni, il sindaco di Lodi, Lorenzo Guerini, il presidente della Camera di commercio, Alessandro Zucchetti, il segretario regionale Roberto Benaglia. A fare gli onori di casa Luca Ferrari, primo cittadino di Montanaso.«Nel 2010 non potremo più basarci solo sugli ammortizzatori sociali - sottolinea Uccellini -, dovremo cercare una nuova strada per creare occupazione e per fare in modo che i lavoratori siano mantenuti nelle aziende. Si dovrà puntare sugli accordi di solidarietà, che penalizzano lo stipendio ma non creano disoccupati. Si dovrà investire sulle 21 aree dismesse, ma senza sprecare risorse. Inoltre, si dovrà rinnovare l’impegno a favore del fondo di solidarietà, anche attraverso il coinvolgimento di lavoratori e aziende, una scelta da fare insieme a Cgil e Uil».
La Cisl vorrebbe che tutti i protagonisti del mondo delle istituzioni, del sindacato e delle associazioni di categoria riuscissero finalmente a dare vita a una “cabina di regia” capace di riunirsi puntualmente, attraverso un confronto costante sui temi del Lodigiano. Gli interventi di Guerini e Foroni hanno chiarito una volta per tutte l’impegno di palazzo Broletto e palazzo San Cristoforo a favore del fondo anti-crisi: anche nel 2010 arriveranno le risorse per sostenere i lavoratori senza lavoro. «Il 15 dicembre con il bilancio di previsione riproporremo il fondo - afferma Foroni -, considerando la possibilità per alcune persone in cassa o in mobilità di trovare occupazione negli uffici pubblici, grazie a un intervento con il tribunale. Se non dovessero esserci emergenze, è possibile che le risorse siano disponibili già a partire da dicembre». Il presidente sostiene che il territorio abbia “fame” di grande impresa, e che in tempi di difficoltà economica sia giusto confrontarsi con tutte le realtà, senza lasciarsi mettere “i piedi in testa” dai privati.
Guerini ha biasimato le aziende che hanno approfittato della crisi per dare il via a delocalizzazioni e licenziamenti, così come ha criticato le imprese che hanno non hanno rispettato gli accordi presi con gli enti locali. A questo proposito, il sindaco annuncia che «le aree dell’ex Polenghi saranno tolte dal piano regolatore, gli impegni con il territorio sono stati disattesi, per questo si riparte da zero». La vicenda parte da lontano, l’amministrazione comunale non ha intenzione di tenere conto delle indicazioni del piano di lottizzazione, dal momento che a dispetto dei patti messi nero su bianco nessuno ha ancora seriamente investito nel rilancio dello stabilimento caseario. «Lunedì con una delibera di giunta confermeremo l’impegno per il fondo - dichiara Guerini -. In questo momento è importante garantire anche la coesione sociale, che deve andare di pari passo allo sviluppo».
Zucchetti, da una settimana alla guida della Camera di commercio, ha spiegato che nel 2009 è diminuito il numero di imprese iscritte all’apposito registro. «Si contano 18.284 aziende - dice -, l’11 per cento è inattivo. Daremo continuità ai progetti e speriamo nella collaborazione di tutti. Quest’anno per contrastare la crisi è stata impiegata una somma di oltre un milione di euro, questo ha comportato delle perdite nel bilancio, non sappiamo se sarà possibile lo stesso sforzo per il 2010. Cercheremo di incentivare nuovi investimenti, soprattutto a favore dell’innovazione delle aziende».
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