FATTI E PAROLE

Foglio virtuale quotidiano di Brembio e del suo territorio

http://www.fattieparole.info

Si può leggere l'ultimo numero cliccando sopra, sull'immagine della testata o sul link diretto, oppure cliccando qui.
Ogni nuovo numero esce nelle ore serali, ma dopo le 12.00 puoi già leggerlo mentre viene costruito cliccando qui.

FATTI E PAROLE - ARCHIVIO
www.fattieparole.eu

La parola al lettore

Le tue idee, opinioni, suggerimenti e segnalazioni, i tuoi commenti, le tue proposte: aiutaci ad essere un servizio sempre migliore per il nostro paese.

Puoi collaborare attivamente con noi attraverso questo spazio appositamente predisposto - per accedere clicca qui - o anche puoi scriverci cliccando qui.

mercoledì 21 ottobre 2009

Casse praticamente asciutte

Non ci sono più soldi per l’erogazione di dicembre, ma già un centinaio di persone in difficoltà hanno chiesto aiuto. I comuni “affossano” il fondo anticrisi. In 53 non partecipano, avrebbero portato altri 300mila euro.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 21 ottobre 2009.

Se tutti i comuni avessero detto sì, a quest’ora ci sarebbero stati sul tavolo 300mila euro in più. Da utilizzare per i lavoratori colpiti dalla crisi. Insomma, sarebbe stato come avere a disposizione un altro fondo anticrisi, oltre a quello messo in campo dalle istituzioni. Invece, i comuni che fino a questo momento hanno sposato la causa sono solo sette. A cui si aggiunge Lodi, uno dei promotori dell’iniziativa.
La lettera è partita nel mese di settembre, le istituzioni hanno chiesto a tutte le amministrazione di aderire al fondo anticrisi con un contributo di due euro per abitante. I conti sono presto fatti: nel Lodigiano risiedono 210mila persone, se ognuna avesse sborsato 2 euro si sarebbe arrivati a quota 440mila euro. A questa cifra, però, devono essere tolti i 134mila euro che arrivano da palazzo Broletto e dai sette comuni che hanno dato la loro disponibilità. La differenza è proprio di 300mila euro: praticamente svaniti nel nulla. Il fondo anticrisi è partito con un budget di 300mila euro, che sommati agli altri 300mila avrebbero consentito di mettere a disposizione del territorio la bellezza di 600mila euro. «Mi sento di spezzare una lancia a favore dei comuni - afferma Sergio Rancati, responsabile del Consorzio per i servizi alla persona -, l’iniziativa è partita tardi, è possibile che le amministrazioni avessero già i bilanci “blindati”. Senza contare che alcuni fra loro hanno dato il via ad altre iniziative. Sono convinto che nel 2010 la partecipazione sarà più diffusa». Nei giorni scorsi anche il presidente della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, ha affermato che «tutti devono fare la loro parte per far fronte alle difficoltà economiche».
La partecipazione al fondo è importante soprattutto per un motivo. I lodigiani che richiedono un aiuto, infatti, hanno diritto alla piena integrazione del reddito solo se risiedono sul territorio dei comuni che hanno partecipato. Altrimenti devono accontentarsi della metà.
Le ultime richieste soddisfatte ammontano a 129, i numeri più consistenti arrivano da Lodi (37) e da Casalpusterlengo (22).
Per il momento, le casse sono praticamente asciutte: non ci sono i soldi per la terza erogazione, quella prevista per il mese di dicembre. Eppure, già cento persone avevano bussato alle porte del Consorzio per i servizi alla persona, un numero destinato ad aumentare entro la fine dell’anno.
Condividi su Facebook

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.