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giovedì 3 settembre 2009

Fuori di metafora

Un video o meglio audio di non molto tempo fa.
Paolo Guzzanti attacca il Cavaliere: "Che disgusto per i suoi comportamenti".
VideoPost.

Nel video (audio), siamo il 5 agosto 2009 e l'intervista è quella rilasciata a Radio Capital, Paolo Guzzanti, l'ex parlamentare del Pdl, tira in ballo le intercettazioni dell'inchiesta di Napoli (poi distrutte e quindi mai diventate pubbliche) non usando metafore per dire che Berlusconi ha un atteggiamento che mina il rispetto della donna. "È una persona che ha corrotto la femminilità italiana schiudendo carriere impensabili a ragazze carine che hanno imparato solo quanto sia importante darla alla persona giusta al momento giusto, sollecitate in questo anche dalle madri, quando necessario", scrive sul suo blog Guzzanti.
Ghedini, avvocato di Berlusconi, giudicò di "nessuna importanza" la vicenda: "Quelle intercettazioni sono state distrutte". Ma sorvolò sulle critiche di Guzzanti, suo ex compagno di partito.
Al parlamentare, padre dei comici Sabina e Corrado, un tempo esponente di primo piano del Polo ed ex vicedirettore del Giornale, si deve l'invenzione del termine "mignottocrazia". Lo usò al culmine dello scontro con il ministro Mara Carfagna quandò puntò il dito contro le presunte "nomine di scambio". Dove la merce di scambio sconfinava nel pettegolezzo sessuale.
Da allora Guzzanti non ha smesso di attaccare il premier su questo tema, su quell'atteggiamento "puttaniero" che "corrompe la gioventù e mina il rispetto della donna".
Mesi fa, intervistato da Repubblica.it, Guzzanti non si nascose dietro le parole: "Siamo in presenza di un capo di governo che è circondato da pettegolezzi a sfondo sessuale. E questo è un danno per il Paese. Non faccio processi sommari, ma Berlusconi ha fatto della sua sessualità un evento politico e su questo, dicono anche alcuni del suo partito, prima o poi potrebbe inciampare".

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5 commenti:

  1. Seguo con attenzione da interessato quello che state facendo per denunciare l'attacco contro i giornali scomodi da parte di un Berlusconi alla frutta.
    Molta gente dovrà ricredersi per aver dato il suo voto ad un personaggio così che pensa che i soldi permettono tutto.
    Anche qui a Brembio ci sono molti che bevono le sue fanfaronate che altro non sono che fanfaluche. Sembra il dio in terra in politica internazionale e invece è lo zimbello di mezzo mondo se non tutto.
    Spero che molti si sveglino e si accorgano a chi hanno dato il loro voto.
    Adesso che attacca anche l'unità il pd di Brembio dovrebbe prendere una posizione decisa altro che il vogliamoci bene del sindaco sul cittadino.
    La destra antidemocratica e fascista va ricacciata dove era dappertutto anche a Brembio.
    W la Costituzione W la libertà di stampa
    abbasso il nuovo Mussolini!!!

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  2. liberiamo il soldato pierino3 settembre 2009 alle ore 11:37

    Quelli di brembio che cambia si identificano con questo motto: il riscatto e il rinnovamento.
    Mi domando: riscatto da che o da chi?
    Se andate a leggere il loro blog trovate Pierino Malguzzi che crede di fare lo spiritoso con dati e frasi fornite dal Giornale.
    Che abbia i paraocchi è noto, che si faccia campione di berlusconi pure. Del resto meno che nella lira si somigliano.
    Mi piacerebbe che dicesse a tutti da cosa lui si riscatta e dove sta il suo rinnovamento. Forse nel ritorno del fascismo?

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  3. Mi auguro che il precedente post sul "soldato Pierino" non scateni un'altra irrefrenabile bagarre di botta e risposta sopra e sotto la cintura. Personalmente in alcune occasioni ho avuto con Malguzzi motivi di contrasto, con lui si può essere sì in totale disaccordo, ma gli va riconosciuto il fatto che sa esporsi per le sue idee al contrario di molti altri che mugugnano nell'ombra. Il "soldato Pierino" può essere criticato, ma gli va reso sempre e comunque l'onore delle armi.

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  4. Il soldato Pierino è solo un grande ingenuo come tanti in Italia.

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  5. liberiamo il soldato pierino3 settembre 2009 alle ore 18:58

    Sarà come dici fabry ma sono ingenui come lui che hanno regalato Berlusconi all'Italia e ora per riscattarla e rinnovarla gli italiani quelli liberi dovranno sudare cento camicie nelle piazze...

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