Rassegna stampa - La Repubblica, Leandro Palestini, 30 settembre 2009.
Giornata di passione per Serena Dandini. Parla con me, il talk show di RaiTre, ieri ha rischiato di non andare in onda per le pressioni del Palazzo. Dal loro bunker televisivo, la Dandini e la sua banda satirica hanno scelto di non commentare le critiche preventive del viceministro Paolo Romani, né le preoccupazioni dei vertici aziendali. Ma alla fine, dopo un lungo braccio di ferro del direttore di rete Paolo Ruffini, dopo le 23.30 i telespettatori hanno potuto vedere la discussa mini-fiction Lost in Wc e ascoltare Sabrina Impacciatore, nei panni di Marilyn Monroe, che rivolgeva il suo Happy birthday Mr President a Berlusconi.
Eppure, in Rai per tutto il giorno si sono moltiplicate le voci di una possibile cancellazione di Parla con me. Il motivo dell'allarme rosso? Essenzialmente una fiction dal sapore surreale (di due minuti), intitolata Lost in Wc, in cui due ragazze chiuse in un bagno di una dimora patrizia (che ricorda Palazzo Grazioli) si truccano e si fotografano a vicenda in attesa di accedere alla festa del munifico padrone di casa. Ma non lo incontreranno mai, perché la porta del bagno rimane bloccata. «Non vedo perché il premier debba riconoscersi nel padrone di casa», dice Federica Cifola, una delle due attrici di Lost in Wc: «il water che si illumina dall'interno, il bagno tutto d'oro, le ragazze che ci vivono come nella casa del Grande fratello: la cifra è quella di un Lost surreale, tutti ne hanno riso alla presentazione in Rai».
Invece sin dal primo mattino i vertici di viale Mazzini erano agitati per questa fiction lillipuziana. Il direttore generale Mauro Masi ne ha parlato con il presidente Paolo Garimberti. Poi, il vicedirettore Antonio Marano ha chiesto spiegazioni a Paolo Ruffini, responsabile di RaiTre. «Vero, ho telefonato al direttore Ruffini per sapere cosa contenesse quello sketch. Avevo letto delle due ragazze nel bagno, le allusioni alle escort, alle feste di Palazzo Grazioli: è tutto chiarissimo, non prendiamoci in giro», sorride Marano. Ma nega intenzioni censorie: «Io sono contrario a bloccare la Dandini. A RaiDue io ho dato spazio alla satira, ho lanciato Crozza ne la Grande Notte. Non faccio censura preventiva, ma credo sia corretto che l'azienda sappia cosa va in onda. Ruffini mi ha dato rassicurazioni sulla minifiction».
Al governo c`è chi la pensa diversamente. «Cosa c'entra il Wc con il servizio pubblico? Mi chiedo se sono queste cose ad appartenere al servizio pubblico della Rai» si chiedeva ieri Paolo Romani, viceministro dello Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni. E in Rai circolano voci di una sorta di strategia per intimidire autori o conduttori intenzionati a scherzare sul tema escort (a prescindere) o sulle feste di Palazzo: sarebbero temi altamente sgraditi a Berlusconi.
Comunque, dopo una logorante giornata di resistenza, Serena Dandini e Andrea Salerno (numero uno degli autori), confortati dall'intero cast, hanno scelto di andare in onda regolarmente. A Parla con me il Trio Medusa ha potuto scherzare sulle bizzarre notizie del Tg1 di Minzolini; e Zoro (Diego Bianchi), ha ironizzato sulla sinistra, da Bersani a Marino a Franceschini. Mentre Elio e le Storie Tese, hanno cantato un motivo ispirato al pornodivo John Holmes.
Festa con il premier
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