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venerdì 7 agosto 2009

Quando i problemi di una logistica sono logistici

Lorenzo Rinaldi ci racconta su Il Cittadino che a Livraga il cavaliere Chiapparoli minaccia di portare 300 dipendenti in municipio.
Grecchi: «Sono tranquillo». Voragini nella strada, la logistica va ko.
Chiapparoli scatenato contro il comune: «Sindaco in silenzio».

Rassegna stampa.

Livraga - Un fiume in piena. Il cavalier Silvano Chiapparoli non si trattiene e va all’attacco del sindaco di Livraga, Ettore Grecchi, minacciando di portare in comune stamattina, per protesta, i suoi 300 dipendenti dei poli logistici di “Livraga 1” e “Livraga 2”. Per contro, il primo cittadino di Livraga assicura di aver già allertato i propri avvocati e si dice tranquillo. Oggetto del contendere è una strada comunale, via Cascina nuova: «Una via - dicono gli avvocati di Chiapparoli - posta nella zona industriale di Livraga, inserita in un piano per gli insediamenti produttivi (Pip, ndr) e ceduta al comune nel 2001 dal lottizzante». La strada conduce ai capannoni refrigerati del polo “Livraga 2” della logistica Chiapparoli. Ogni giorno per via Cascina nuova transitano almeno 25 tir colmi di medicinali («tra cui molti considerati salvavita», precisa Chiapparoli) destinati al nord Italia. Transitano, o meglio, transitavano, perché nella notte fra il 26 e il 27 luglio si sono aperte due grandi voragini, che hanno impedito l’accesso ai capannoni. Non solo, le voragini hanno anche danneggiato le reti tecnologiche della Logistica Chiapparoli, come i cavi elettrici, i tubi del gas e le condotte fognarie. Così il cavalier Chiapparoli è dovuto correre ai ripari in tutta fretta, come ha spiegato lui stesso ieri pomeriggio, sostenuto dal pool dei propri avvocati e dai suoi ingegneri di fiducia. «Abbiamo dovuto creare una strada alternativa per far passare i tir - ha detto Chiapparoli -, abbiamo cioè dovuto chiedere al Pio Albergo Trivulzio il permesso di tracciare sui propri terreni che sorgono accanto ai nostri capannoni una nuova strada, il tutto a nostre spese. Ma non solo, abbiamo dovuto eseguire dei by-pass delle reti tecnologiche, facendo collegamenti provvisori per non fermare le lavorazioni. Il tutto, ovviamente, a nostre spese. Se poi consideriamo che per le reti fognarie siamo ancora bloccati, lascio immaginare i disagi che deve sopportare da giorni la nostra logistica, che è all’avanguardia, ha impianti tecnologici per trattare medicinali ed è sottoposta a rigorosi controlli dell’Agenzia del farmaco». Al di là della reali responsabilità per il cedimento della strada («non si sa ancora bene cosa ci sia sotto l’asfalto, non ci si può fidare» sbotta Chiapparoli), il cavaliere della logistica denuncia «il silenzio del sindaco di Livraga nei confronti di un’azienda che nel suo paese offre 300 posti di lavoro». Gli avvocati di Chiapparoli parlano di due diffide già inviate al comune affinché intervenga e annunciano per questa mattina la consegna di un ricorso al tribunale di Lodi per chiedere un accertamento tecnico preventivo finalizzato a verificare le cause del problema. Sempre ieri il sindaco Grecchi ha fornito la propria versione: «La vicenda è riconducibile al cedimento strutturale contestuale alla tombinatura di un canale - ha detto -: l’origine del cedimento è in un’area privata, questo è quanto mi hanno riferito i tecnici. Il comune si è già rivolto a un legale, come pure il Consorzio Muzza: entrambi gli avvocati ci hanno tranquillizzato»

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