Nel documento che verrà portato all’approvazione c’è anche l’ampliamento dell’area Pip.
Altre due stazioni e 2mila case in più.
La città del terzo millennio nel Piano di governo del territorio.
Rassegna stampa.
Altre due stazioni ferroviarie nel capoluogo, aree residenziali per quasi 2mila nuovi alloggi e l’ampliamento della zona degli insediamenti produttivi di San Grato. È questa la città del futuro che il comune di Lodi intende disegnare con l’approvazione del nuovo Piano di governo del territorio, lo strumento di pianificazione urbanistica che sostituirà l’attuale piano regolatore generale. Le linee guida presenti nel documento di sintesi del Pgt sono state approvate nei giorni scorsi dalla giunta comunale. Si tratta per ora di alcuni elementi di pianificazione, che sono stati inseriti nell’elaborazione del Piano di governo del territorio. L’amministrazione municipale di Lodi ha inoltre varato il provvedimento con cui si dà il via all’iter di predisposizione della Valutazione ambientale strategica (Vas) del Pgt. I tempi dell’iter del nuovo strumento di pianificazione sono stati dettati dall’assessore all’urbanistica, Leonardo Rudelli: «I prossimi passi saranno l’approvazione della Valutazione ambientale strategica entro ottobre e l’adozione in consiglio comunale del Piano di governo del territorio tra novembre e dicembre». Nello specifico, la struttura del testo sulle prospettive urbanistiche si distingue in sistema infrastrutturale, ambientale e insediativo. In primo luogo viene affrontato il tema, in una logica di lungo periodo e secondo diverse opzioni, di un terzo ponte sul fiume: questo per risolvere i problemi di collegamento tra l’Oltreadda e il settore nord-ovest della città. Poi è prevista una nuova fermata ferroviaria a nord, in corrispondenza del nuovo polo universitario, un’altra stazione ferroviaria sud, nei pressi del Business park, portando così a tre le fermate dei treni nel capoluogo. Inoltre in programma è indicato l’ampliamento del polo produttivo di San Grato e la delocalizzazione dello scalo merci dalla zona San Fereolo. Per quanto riguarda invece la valorizzazione ambientale, uno degli obiettivi segnalati è quello del rilancio dell’Oltreadda e del lungo fiume, che sono da riqualificare. E priorità evidenziata è quella della realizzazione del parco del Pulignano. Infine sul tema del sistema insediativo, grande attenzione viene posta al discorso dell’edilizia residenziale sociale, che rappresenta circa il 20 per cento dell’offerta complessiva (tra Pgt e documento di inquadramento). Gli ambiti di trasformazione urbanistica previsti dal documento di piano sono rappresentati da circa 15 aree per circa 600 nuovi alloggi, a cui vanno aggiunti quelli del piano delle regole (circa 50 alloggi), oltre agli ambiti di trasformazione del documento di inquadramento (900 alloggi) e le previsioni del Prg vigente (400 alloggi). «Tutti questi obiettivi - osserva il sindaco, Lorenzo Guerini - si collocano all’interno di una scelta precisa, quella volta a limitare il consumo del suolo, e anche per le trasformazioni residenziali verranno privilegiati ambiti relativi ad aree dismesse ed aree destinate a standard dal Prg vigente. Il documento evidenzia inoltre altre tematiche rilevanti, quali il «disegno» dell’Oltreadda e delle frazioni, il tema delle cascine dismesse e quello degli insediamenti commerciali, rispetto ai quali è in corso un lavoro di approfondimento puntuale».
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