Andrea Bagatta su Il Cittadino di oggi ci racconta che il luogo di culto temporaneo è ricavato in un magazzino all’interno di un complesso residenziale, ma che per ora i fedeli restano al loro posto. Il comune ha deciso insomma di sopportare la loro presenza fino alle 24 del 21 settembre.
Il comune trova una nuova moschea [temporanea].
Chiusa la sede di via Fugazza: gli islamici andranno in via Adda.
Rassegna stampa.
È stata emanata ieri l’ordinanza di chiusura della moschea di via Fugazza: i musulmani saranno ospitati temporaneamente, fino alla fine del Ramadan, nel locale comunale di via Adda, ma in attesa che sia pronto resteranno ancora in via Fugazza. Gli uffici comunali ieri mattina hanno provveduto a emanare l’ordinanza, immediatamente esecutiva, per il ripristino della destinazione d’uso originaria dei locali di via Fugazza, utilizzati dai musulmani come sede del loro centro culturale e luogo di preghiera ma ancora registrati per un uso artigianale. Di fatto, è la chiusura della piccola moschea. Come da impegni, però, l’amministrazione comunale ha già individuato la sede temporanea da assegnare ai musulmani fino alla fine del Ramadan, il loro mese sacro iniziato una settimana fa. Si tratta del capannone pubblico situato in via Adda, tra il distretto sanitario dell’Asl e le abitazioni private, raggiungibile con due accessi, uno dalla piazzetta davanti il distretto stesso, l’altro dal retro, al numero 19 di via Adda stessa. Si tratta di un locale comunale ricavato a scomputo oneri del piano edilizio Mi.Ga. di qualche anno fa, con il quale si era sviluppato l’ambito residenziale di via Adda. Circa 120, forse 150 metri quadrati dislocati tra gli uffici pubblici dell’Asl e le abitazioni private. Il capannone, dopo essere stato a lungo inutilizzato, proprio quest’anno è stato utilizzato come deposito, e oggi contiene cartelloni elettorali, transenne e altro materiale comunale.
Gli uffici hanno già avuto incarico di provvedere alla sistemazione del deposito secondo le richieste dei musulmani: saranno posizionate nei prossimi giorni delle luci supplementari, dei bagni chimici e alcuni lavandini. Sarà concesso in uso alla comunità islamica fino alle ore 24 del 21 settembre, anche se i residenti sono già in subbuglio per il prossimo arrivo dei musulmani.
«Entro qualche giorno sarà a disposizione il locale pubblico come sede temporanea, come avevamo promesso e come abbiamo concordato con la comunità musulmana - dice l’assessore Marzio Rossetti, che ha seguito insieme al consigliere Giuseppe Carelli le ultime fasi della vicenda -. Stiamo operando nella massima trasparenza, facendo rispettare le regole e al tempo stesso aiutando i musulmani a trovare una sede adeguata e a norma, scendendo anche a qualche compromesso necessario per governare una situazione così delicata».
Il compromesso è la decisione di concedere una proroga di pochi giorni ai musulmani per restare nei locali di via Fugazza fino a quando non sarà pronta la nuova sede di via Adda, forse venerdì 4 settembre. «Stiamo risolvendo una situazione difficile in piena condivisione con la comunità musulmana - commenta il sindaco Flavio Parmesani -. Sistemiamo le irregolarità, forniamo ai musulmani una sede temporanea adeguata e li stiamo aiutando a trovare una sede definitiva, fuori Casale. Mi sembra che tutti possiamo essere soddisfatti».
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