Gli ex di FI e An «separati in casa»: il Pdl di Lodi ha due indirizzi Internet, ecco i siti dei partiti: trascurati e poco aggiornati.
Rassegna stampa - Guido Bandera, Il Giorno di oggi.
Le elezioni non si vincono su Internet. Almeno a Lodi. Ma qualcuno di tanto in tanto, nelle polverose segreterie provinciali del territorio, rilancia il dibattito. Parola d’ordine: rinnovarsi e aprire alla modernità. Così, specie in vista di qualche tornata elettorale, si svecchiano i siti web, si aggiunge qualche foto, qualche intervento o un file allegato con il programma che, rigorosamente, nessuno legge. Per capire come stanno le cose, basta dare un’occhiata allo schermo del computer. Sul sito www.pdlodigiano.it, sfondo bianco, dettagli in verde, svanita nel nulla la figura del segretario provinciale Giuseppe Russo, diventato sindaco a Tavazzano, compare solo Sandro Manfredi. Ancora in bella vista, la lettera di ringraziamento a Osvaldo Felissari, dopo la sconfitta alle provinciali. Ma c’è anche un richiamo alle iniziative della festa democratica (la vecchia festa dell’Unità), in corso in questi giorni.
Caso curiosissimo quello del Pdl, nel quale i siti Internet (perché sono due) ricalcano le relazioni tutt’altro che amichevoli fra la componente An e quella targata Forza Italia. Entrambe continuano a gestire un proprio indirizzo, sebbene entrambi legati al Pdl. Così si scopre che digitando www.popolodellalibertalodi.com (il sito di An) l’ultimo comunicato è la formazione della giunta provinciale. Dove l’unico nome evidenziato in grassetto è quello di Nancy Capezzera. La musica cambia invece sul sito www.popolodellalibertalodi.it, che è in realtà quello di Forza Italia. Qui spicca il volto sorridente di Claudio Pedrazzini, vicepresidente della Provincia, segretario del Pdl e già segretario di Forza Italia. Anche lui parla nel suo intervento di elezioni provinciali.
La Lega Nord, invece, non poteva cedere la sua vocazione all’autonomia e quindi non ha un sito con il suffisso «it». Il sito web del Carroccio è infatti www.leganordlodi.org. Lo sfondo è rigorosamente verde, i contenuti, tutti dedicati ai leader e alle associazioni del territorio lodigiano. C’è anche un link al sito dei volontari verdi. Quelli dell’hovercraft di Borghezio, per intendersi.
Rifondazione comunista, invece, sembra in apparenza la meglio organizzata: la divisione rigida in dipartimenti, i dibattiti, le iniziative e i documenti su cui i «compagni» aprono «la discussione». L’Udc ci ha provato a fare un sito Internet. Si tratta di www.udcprovincialelodi.it. Dentro però c’è poco. Qualche foto di dibattiti interni e il programma delle Provinciali. Non che ci sia di più in www.democraziacristianalombardia.org, in cui c’è una sezione di Lodi. C’è la scheda del segretario, quella con i candidati alle provinciali. Che non sono stati eletti. Sorprende invece l’attivismo del Pri, che non ha presentato liste alle provinciali e che certo non ha numerosi elettori. Ma ha un blog: utenti.lycos.it/prilodi/.
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