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sabato 11 luglio 2009

Un vincolo contro il profitto vandalo

Luisa Luccini e Laura Gozzini ci raccontano su Il Cittadino di oggi di un patto per salvaguardare la golena del Po che dovrebbe contribuire a frenare il progetto della discarica di Bellaguarda al quale i due comuni si sono sempre opposti.
Somaglia e Senna chiedono il vincolo paesistico sulla zona rivierasca.
Rassegna stampa.

Doppia approvazione della richiesta di vincolo paesistico sulla fascia golenale “Fiume Po” da parte dei consigli comunali di Senna Lodigiana e Somaglia. E si va avanti. Il pronunciamento richiesto alle compagini amministrative dai sindaci Pier Giuseppe Medaglia e Francesco Premoli nelle sedute indette in via straordinaria ieri e giovedì sera serve infatti ad imprimere la forza dell’investitura ufficiale al solo protocollo capace di frenare «il progetto folle della discarica di Bellaguarda che giusto due anni fa arrivò sul nostro tavolo come un fulmine a ciel sereno e contro cui ci battiamo senza soste da parecchi mesi». Un cavallo di Troia che dentro all’intesa stipulata dai due comuni per la salvaguardia e il rilancio del tratto rivierasco che dalla zona del Gargatano in quel di Somaglia arriva fino a Corte Sant’Andrea, in territorio sennese, nasconde il solo stratagemma in grado di smontare la «rimessa in gioco» del progetto di impianto di smaltimento e recupero dei rifiuti a Bellaguarda. Dopo il primo tentato dalla ditta di Arcore Cre e respinto in conferenza dei servizi sulla base dei motivi escludenti sanciti dalla legge Galasso, il secondo risulta infatti di più difficile bocciatura perché studiato apposta per baipassare la barriera normativa con un malizioso accorgimento: la riduzione delle tre vasche originarie ad una di 1 milione e 500 mila metri cubi unitamente all’eliminazione di quella contenente putrescibili. Non sparisce il materiale organico però, fonte in stato di putrefazione di biogas e odori molesti. Da qui l’“alleanza” tra Senna e Somaglia per sostenere la procedura già avviata dal Pirellone e che è ora in attesa del responso definitivo di regione Lombardia.
Sottolineare l’unicità della bellezza di questo tratto di Lodigiano, del resto, non è mai tempo perso. Troppo spesso chi vive in queste zone ne sottovaluta fascino e potenzialità. Tra canali e rogge, tra alberi monumentali e zone protette tutta questa fascia di Bassa è un vero gioiello. Da valorizzare e rilanciare, anche in ambito turistico. E da preservare da scempi ambientali incombenti. «Abbiamo condiviso con il consiglio l’istanza già presentata in Regione - così il sindaco di Somaglia Pier Giuseppe Medaglia -. Il vincolo paesistico è inteso come strumento per valorizzare proprio questa zona di golena del Po, ricca di bellezze naturalistiche e di paesaggio». Per quel che riguarda Somaglia, il vincolo ingloba anche Monticchie, riserva naturale di rilevanza comunitaria. «Questo nostro territorio di golena è davvero di unica bellezza - rimarca il sindaco di Senna Francesco Premoli -. Qui l’attività umana non ha snaturato l’ambiente: nostro l’impegno di darne ora tutela e valorizzazione». Tra le peculiarità in territorio di Senna, ecco il canale torrentizio della Guardalobbia e quello artificiale dell’Ancona, così come le zone di protezione riconosciute a livello europeo come quella del guado di Corte Sant’Andrea. Senza dimenticare i tre alberi monumentali sanciti in appositi censimenti: un pioppo bianco, un pioppo primula e un noce nero di attestata rarità.

Senna Lodigiana.
Impianti rifiuti: la Regione rinvia la discussione.

Il Giorno, a sigla T.T.

È slittata ancora, ieri in Regione, la discussione in commissione ambiente sulle modifiche da apportare alle linee guida del regolamento per la localizzazione degli impianti di gestione dei rifiuti urbani e speciali. Da questo documento, per il quale la Giunta Formigoni a fine marzo ha dato un primo via libera rendendo meno vincolanti le prescrizioni per le nuove autorizzazioni ed ora attende il parere della Commissione, dipende anche il giudizio sulla richiesta della Cre di Arcore di accasare una discarica per rifiuti industriali in località Bellaguarda, impianto avversato da enti locali e popolazione.
A fine giugno in commissione regionale ambiente era arrivato un testo del regolamento emendato ed il rinvio è stato inevitabile. Anche ieri l’organismo ha deciso di prendersi ulteriore tempo. «Difficile decifrare quale sia la partita che si sta giocando nella maggioranza di centrodestra in Regione - commenta il consigliere regionale lodigiano Gianfranco Concordati -. Non c’è dubbio che la coalizione è in difficoltà. Speriamo che i ritardi non diventino un viatico per la concessione dell’autorizzazione alla Cre».

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