La proposta lanciata dall’ente camerale.
Caldaie e sicurezza, un contratto unico per tutti gli impianti.
Rassegna stampa.
Un “contratto tipo” per impianti termoidraulici ed elettrici di casa. È la proposta lanciata dalla Camera di commercio di Lodi, in collaborazione con le rappresentanze dei consumatori e le associazioni dell’artigianato. Si tratta di un modello unico, organizzato in 18 articoli, per stipulare con trasparenza e cura dei particolari, una transazione tra operatori del settori e privati. Un’iniziativa in tema di realizzazione e manutenzione apparecchiature ad uso abitativo. In particolare, l’ambito in questione è quello di attrezzature elettriche e termoidrauliche, da installare e su cui intervenire. «Siamo molto orgogliosi del lavoro che abbiamo realizzato - spiega Federica Pasinetti, segretario generale della Camera di commercio di Lodi - questo va nella direzione di favorire un rapporto più fluido e chiaro tra le parti, al fine di evitare e superare momenti di conflittualità».
Il progetto è stato portato avanti e curato grazie alla collaborazione scientifica dall’Isdaci (Istituto scientifico per l’arbitrato e il diritto commerciale). E la sua presentazione ufficiale è avvenuta nella mattinata di ieri, nella sede della Camera di commercio, alla presenza dei referenti dell’istituto, professor Cesere Vaccà e Paola Thiella, che hanno illustrato come il contratto sia un modulare semplice e chiaro, oltre che flessibile e già disponibile. «Questo è il risultato di un confronto costruttivo tra le varie parti al tavolo, con la Camera di commercio - ha espresso con soddisfazione, il segretario generale dell’Unione artigiani, Mauro Sangalli -, in un momento di crisi economica, credo sia importante avere uno strumento come questo che possa dare fiducia ai consumatori, a tutela della trasparenza». E per Claudio Bianchessi per Confartigianato: «Il modello va a favorire le relazioni tra consumatori e imprese». Infine hanno espresso un giudizio positivo anche le associazioni di consumatori, che hanno fornito il loro contributo nell’elaborazione. «Ora andrà fatto conoscere, in modo che siano gli stessi utenti a richiederlo», osserva Pietro Bertoglio di Adiconsum. E Francesco Montinaro di Adoc ha detto che rappresenta un elemento significativo, per il quadro di regole che definisce e che andranno rispettate. Alla presentazione è intervenuta anche Patrizia Calanni, dell’ufficio trasparenza e tutela del mercato di Camera di commercio di Lodi.
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