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sabato 11 luglio 2009

Pesci transgender

Caso diserbanti e scarichi industriali.
Troppo inquinamento? E i pesci cambiano sesso.

Il Giorno di oggi, articolo siglato R.Lo.
Rassegna stampa.

Acque inquinate? E i pesci cambiano sesso. Accade nel Po dove sono presenti «livelli molto elevati di interferenti endocrini che, attraverso la catena alimentare, vengono ingeriti dai pesci. Questa esposizione si ripercuote sull’apparato riproduttivo e provoca “l’intersessualita”: un’alterazione che mette a rischio la sopravvivenza della specie». A rivelarlo è uno studio di Luigi Viganò, dell’Istituto di ricerca sulle acque del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr). «L’alterazione riscontrata più frequentemente — chiarisce l’esperto — è la femminilizzazione: esemplari di sesso maschile il cui testicolo subisce una trasformazione in ovaio».
Gli interferenti endocrini (Ie), sostanze di origine naturale e sintetica, comprendono - oltre ai farmaci - fitoestrogeni ed estrogeni. Vengono usati nella detergenza industriale e nel diserbo in agricoltura, oltre che nella produzione di vernici, plastiche e cosmetici. Gli interferenti sono presenti nei composti antiaderenti di contenitori alimentari, nei ritardanti di fiamma, nei tessuti sintetici e nelle plastiche di pc, tv e auto. Il problema non è solo italiano, poichè la presenza di “Ie” si riscontra nelle acque del Po come in quelle del Mississippi, negli Usa. Recenti studi sull’alterazione del sistema endocrino umano da parte di queste sostanze, però, hanno dimostrato che l’esposizione è correlata all’insorgere di determinate patologie. «Nel lungo periodo — spiega Alberto Mantovani, direttore del reparto di Tossicologia alimentare e veterinaria dell’Istituto superiore di sanità — la contaminazione attraverso la dieta e il bioaccumulo ha aumentato il rischio di disfunzioni organiche, ghiandolari e di interi sistemi, quali quello riproduttivo, nervoso e immunitario». I principali effetti nocivi di queste sostanze negli esseri umani sono i disturbi neurocomportamentali nei bimbi e l’aumento del rischio di infertilità da adulti.

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