Assunzioni e investimenti. Gira il vento alla Lever.
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venerdì 31 luglio 2009
Il mondo è grigio il mondo è blu
Segnali positivi ieri al summit fra vertici e istituzioni.
Assunzioni e investimenti. Gira il vento alla Lever.
Rassegna stampa - Mario Borra, Il Giorno di oggi.Assunzioni e investimenti. Gira il vento alla Lever.
«Sembrano esserci segnali positivi sul fronte della Lever. L’azienda ha promesso investimenti sul sito casalese che fanno ben sperare per il futuro. Non è escluso che nei primi mesi del 2010, la fabbrica chimica torni ad assumere». Ieri mattina, in municipio, si sono incontrati i vertici della ditta, il sindaco Flavio Parmesani e il presidente della provincia di Pietro Foroni. Dopo l’accordo sui due anni di cassaintegrazione per un massimo di 170 operai e la chiusura del comparto delle polveri, un certo numero di operai ha scelto di uscire dall’azienda, mentre altri sono in cassa in attesa che la situazione si evolva, magari in senso positivo. «Io non la vedo grigia - sintetizza il primo cittadino che dopo il colloquio di ieri si dimostra fiducioso sul futuro dello stabilimento -. La Lever è rimasta competitiva, ha ridotto i costi nella produzione dei liquidi e, proprio nel comparto, ha promesso nuovi investimenti. Inoltre abbiamo pronta una convenzione da stipulare con alcune ditte del territorio e con la partecipazione degli enti locali che permetterà alla ditta chimica di rimanere sul territorio riducendo i costi e puntando a nuove assunzioni». Parmesani non ha voluto entrare nel dettaglio, rimandando l’ufficialità della firma dell’accordo a settembre. Resta ancora tutta da giocare la partita relativa alla possibile reindustrializzazione della parte di azienda lasciata vuota con l’addio delle polveri.
Intanto, slitta alla settimana prossima il termine per la presentazione delle controdeduzioni alle annotazioni di presunte irregolarità al termine del sopralluogo effettuato dall’ufficio tecnico nei giorni scorsi all’interno del centro islamico di via Fugazza. Ieri il primo cittadino, pur ribadendo che la struttura non è idonea per lo scopo per la quale è attualmente utilizzata e che dunque la firma sull’ordinanza di chiusura verrà apposta quanto prima, tende la mano ai cittadini di religione islamica. «Troveremo una soluzione alternativa anche perché il periodo del Ramadam è alle porte».
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