«I comuni non riescono più a fare nulla penalizzati dai tagli voluti dal governo».
Rassegna stampa.
I comuni non sono più nella possibilità di operare di fronte allo strapotere della Ragioneria dello Stato. È quanto ha affermato Lorenzo Guerini, in qualità di presidente di Anci Lombardia, durante il suo intervento al consiglio nazionale dell’Associazione nazionale dei comuni italiani svoltosi a Cernobbio lo scorso 10 luglio. «L’atteggiamento di chiusura del ministro Tremonti - ha affermato il sindaco di Lodi nel suo intervento - ci penalizza sino alla paralisi, benché il deficit dei conti pubblici non sia certo imputabile ai comuni, che invece, soprattutto in questi ultimi anni, si sono dimostrati virtuosi e con i conti in ordine». Durissimo l’attacco di Guerini all’esecutivo Berlusconi, responsabile, a suo dire, di provvedimenti di politica finanziaria che penalizzano le comunità locali: «Esiste un quadro di evidente iniquità - ha sottolineato il presidente Anci - e mentre i conti dello Stato peggiorano, governo e Parlamento continuano a derogare a criteri di una sana amministrazione, mentre i comuni non possono neppure spendere i loro soldi». Una situazione ritenuta insostenibile, tanto che l’Anci ha deciso di chiedere certezze sulle regole per i bilanci 2009 e la cancellazione delle sanzioni previste per chi non rispetta le regole del patto di stabilità. «Ai cambiamenti che verranno dal federalismo e dal nuovo codice delle autonomie i comuni devono arrivare vivi» ha incalzato il sindaco del capoluogo lodigiano. Nel corso della due giorni di Cernobbio Lorenzo Guerini ha voluto ribadire la necessità di un maggiore riconoscimento istituzionale dei piccoli comuni, per i quali ha auspicato «riforme specifiche, mentre i tagli ai trasferimenti mettono a rischio persino gli interventi nel settore dei servizi sociali». L’Anci proporrà così la differenziazione normativa tra grandi e piccoli comuni, senza tralasciare un sostegno alle gestioni associate e alle unioni tra comuni. «In Lombardia stiamo facendo molto per le piccole realtà - ha concluso Guerini - a partire dall’aggiornamento delle misure di sostegno, ma la nuova normativa dovrà poter contare su maggiori risorse».
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