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mercoledì 1 luglio 2009

Casale, un paradosso che fa scandalo

Per evitare il vandalismo si elimina l’arredo urbano.
Rassegna stampa.

Raccogliamo dal quotidiano Il Cittadino due lettere da Casalpusterlengo pubblicate oggi nella rubrica “Lettere & Opinioni”, riguardanti la pensata della nuova giunta comunale di eliminare le panchine nei parchi per evitare atti di vandalismo contro le stesse. La prima lettera è di Andrea Ferrari: «L’amministrazione comunale di Casalpusterlengo per risolvere la piaga del vandalismo intende togliere le panchine dai parchi, con buona pace di vecchi e bambini che frequentano i giardini e non hanno mai neppure strappato un fiore. Trovo che sia un’idea geniale, da applicare in tante altre circostanze. Ad esempio, sempre per difendere il decoro urbano, si dovrebbe vietare la vendita dei gelati nelle vaschette, dato che si trovano sparse un po’dappertutto. E si potrebbe continuare con proibire i cani, l’alcol, il riso davanti alle chiese e i coriandoli di carnevale, questi ultimi, oggi un po’ fuori stagione, ma non troppo.»
La seconda lettera è di Cristian Canova del Partito Comunista dei Lavoratori, intitolata dalla redazione del giornale “Colpo mortale alla speranza di socialità”. Scrive il Canova: «Gentilissimo Direttore, innanzitutto mi presento: sono Cristian Canova, membro del Partito Comunista dei Lavoratori e cittadino di Casalpusterlengo. Scrivo al Suo giornale in merito all’articolo apparso Sabato 27 Giugno riguardante la decisione del neo Assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Casalpusterlengo, Luca Peviani, di eliminare le panchine di Via El Greco e Via Tintoretto. Mi rincresce che una delle prime decisioni della nuova giunta già comporta una privazione per i cittadini della mia città. Noi del Partito Comunista dei Lavoratori abbiamo portato in campagna elettorale, come uno dei nostri punti principali, e continuiamo a batterci per avere una maggiore attenzione per tutto quello che riguarda il verde pubblico e i relativi spazi di socialità da creare all’interno. Abbiamo denunciato il fatto che a Casale ci siano pochissimi spazi dove le persone, di qualsiasi sesso, età e nazionalità siano, possono trovarsi per ricostruire uno spirito di convivenza fra di loro. I parchi pubblici in città sono sempre meno e le panchine dove sedersi scarseggiano. In più le poche che ci sono sono sprovviste di ombra, lasciando chi ne volesse usufruire al cocente sole estivo. La decisione dell’Assessore Peviani di togliere le panchine di Via El Greco e di Via Tintoretto, colpite da atti di vandalismo, è un ulteriore colpo mortale alla speranza di veder crescere i momenti di socialità condivisa all’interno della nostra città. Una decisione che tra l’altro proprio lo stesso Assessore giudica non ideale a risolvere il problema creatosi. Non è con lo sradicare le panchine che si eliminano gli atti di vandalismo e gli schiamazzi notturni (le motivazione che hannoportato a questa decisione della nuova amministrazione). E non sono le panchine all’interno di parchi pubblici le cause della maleducazione di alcuni gruppi di giovani. Noi del Partito Comunista dei Lavoratori riteniamo che sia necessario invece incrementare il numero di panchine all’interno dei parchi pubblici e in altre zone della nostra città, rendendole però allo stesso tempo più fruibili grazie a piantumazioni di alberi che permettono di sostare all’ombra o con strutture in legno che riparino dal sole. Assieme a queste nuove installazioni, bisogna creare un progetto condiviso con tutta la cittadinanza per far crescere una nuova cultura di rispetto per gli spazi e le strutture pubbliche, per soddisfare il desiderio di giovani o meno giovani di trovarsi assieme per socializzare e riscoprire la bellezza di stare assieme. La strada per la rinascita di Casalpusterlengo non passa sicuramente attraverso l’eliminazione di questi spazi di ritrovo per i cittadini.»

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