È stato pubblicato sull’ultimo numero di GEO, una interessante ricerca di due scienziati olandesi circa la possibilità di ridurre il metano emesso dai bovini. Eccone un estratto. Attraverso le eruttazioni un ruminante si libera del 98% del metano generato dalla digestione. La quantità di gas che ne risulta è dannosa per il clima: il metano emesso da un bovino equivale alle emissioni di CO2 di un veicolo con una percorrenza annua di diciottomila Km. I due ricercatori hanno però scoperto che grazie a un additivo ricavato dall’aglio sarà possibile dare un taglio a questa produzione. Un ruolo importante è svolto dal diallilsolfuro: questa sostanza, agendo nel rumine, sequestra l’idrogeno, che altrimenti contribuirebbe a formare metano. Invece di questo gas serra si forma così acido propanoico, ottenendo una riduzione di circa il 15% delle emissioni di metano. Anche se i bovini sono riluttanti a nutrirsi di vero aglio, si può aggirare il problema usando un principio attivo dagli stessi effetti.
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lunedì 27 luglio 2009
Aglio alle mucche per salvaguardare il clima
Una mucca è dannosa per il clima quanto una macchina che percorre 18mila km in un anno.
È stato pubblicato sull’ultimo numero di GEO, una interessante ricerca di due scienziati olandesi circa la possibilità di ridurre il metano emesso dai bovini. Eccone un estratto. Attraverso le eruttazioni un ruminante si libera del 98% del metano generato dalla digestione. La quantità di gas che ne risulta è dannosa per il clima: il metano emesso da un bovino equivale alle emissioni di CO2 di un veicolo con una percorrenza annua di diciottomila Km. I due ricercatori hanno però scoperto che grazie a un additivo ricavato dall’aglio sarà possibile dare un taglio a questa produzione. Un ruolo importante è svolto dal diallilsolfuro: questa sostanza, agendo nel rumine, sequestra l’idrogeno, che altrimenti contribuirebbe a formare metano. Invece di questo gas serra si forma così acido propanoico, ottenendo una riduzione di circa il 15% delle emissioni di metano. Anche se i bovini sono riluttanti a nutrirsi di vero aglio, si può aggirare il problema usando un principio attivo dagli stessi effetti.
È stato pubblicato sull’ultimo numero di GEO, una interessante ricerca di due scienziati olandesi circa la possibilità di ridurre il metano emesso dai bovini. Eccone un estratto. Attraverso le eruttazioni un ruminante si libera del 98% del metano generato dalla digestione. La quantità di gas che ne risulta è dannosa per il clima: il metano emesso da un bovino equivale alle emissioni di CO2 di un veicolo con una percorrenza annua di diciottomila Km. I due ricercatori hanno però scoperto che grazie a un additivo ricavato dall’aglio sarà possibile dare un taglio a questa produzione. Un ruolo importante è svolto dal diallilsolfuro: questa sostanza, agendo nel rumine, sequestra l’idrogeno, che altrimenti contribuirebbe a formare metano. Invece di questo gas serra si forma così acido propanoico, ottenendo una riduzione di circa il 15% delle emissioni di metano. Anche se i bovini sono riluttanti a nutrirsi di vero aglio, si può aggirare il problema usando un principio attivo dagli stessi effetti.
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