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lunedì 2 novembre 2009

Zittita quella voce insistente

Utili chiarimenti in Conferenza dei Capigruppo.



Alcuni importanti chiarimenti sono stati dati dal sindaco Giuseppe Sozzi ai capigruppo nella Conferenza dei capigruppo che si è tenuta il 28 ottobre scorso. La Conferenza è uno strumento del presidente del Consiglio comunale – nel nostro caso del sindaco in quanto per statuto il sindaco è il presidente del Consiglio - ed è solitamente l’ambito in cui si determinano le date delle sedute dei consigli e dove si stabiliscono di massima i punti all’ordine del giorno. Ma la conferenza, vista la doppia funzione del sindaco, può diventare un ambito di scambio di informazioni riguardanti l’amministrazione tra sindaco e capigruppo consiliari. A quanto ci è stato riferito, il sindaco ha comunicato di aver chiesto un parere al segretario comunale circa l’utilizzo degli autoveicoli comunali, ottenendo la conferma che i mezzi comunali possono essere utilizzati, al di fuori del loro normale uso d’ufficio, solo per missioni e che la norma prevederebbe che la guida dell’autoveicolo vada affidata ad un dipendente. Il sindaco ha aggiunto però che in un comune piccolo come il nostro la norma è di difficile applicazione in quanto raramente un dipendente può essere staccato dai suoi compiti istituzionali per l’accompagnamento e di conseguenza alla guida del mezzo è chi va missione. Si svuota così una voce critica insistente sulla questione che circolava soprattutto in periodo di elezioni.
A quanto ci è stato riferito, il capogruppo della minoranza di “Brembio che cambia” ha chiesto che anche per le sedute straordinarie del consiglio comunale – cioè la quasi totalità delle sedute – la documentazione relativa alle stesse sia messa a disposizione dei consiglieri almeno un giorno prima di quanto previsto dalla normativa. Il sindaco ha in proposito sottolineato come la carenza di organico renda praticamente impossibile attuare quanto richiesto, ma si è mostrato disponibile a prendersi l’impegno a nome della giunta di far sì che siano messi a disposizione dei consiglieri anche prima del termine fissato dalle norme gli atti a disposizione degli uffici.
Un punto di discussione della conferenza, secondo quanto ci è stato riferito, è stata la proposta avanzata sempre da Tonani di istituire una commissione “sicurezza”, cui venga demandato un compito di controllo e che possa rapportarsi di conseguenza con le istituzioni. Va detto che la minoranza di destra è sensibile per dna all’uso politico del problema sicurezza, e, dunque, l’istituzione di una commissione che in qualche modo costringa il sindaco ad una condivisione del suo ruolo di responsabile della sicurezza nel comune solletica. Il sindaco avrebbe ribadito alla proposta di non essere completamente d’accordo sulla possibilità di costituire una simile commissione particolarmente sul ruolo che essa dovrebbe svolgere. A Brembio è stato deciso di affidare la sorveglianza di alcuni luoghi critici ad una ditta privata. Cosa dovrebbe controllare la commissione, ci si può chiedere. La ditta cui è stato affidato il servizio? Un ruolo da controllore dei controllori? Oppure una sorta di contributo da ronda in pantofole? Ci sembra che sulla questione sicurezza finora il sindaco si sia tenuto su una linea di buon senso e si sia mosso coerentemente cercando il dialogo e la cooperazione dei sindaci dei paesi limitrofi e soprattutto interfacciandosi con la prefettura. Non vorremmo che la destra locale spinga per ridurre anche Brembio alla situazione del vicino Casalnistan, dove l’accentuazione del problema sicurezza da parte della giunta leghista ha portato all’esasperazione degli atti e delle iniziative rendendo reale ciò che prima era solo in molti casi una prevenuta sensazione. Il sindaco – secondo quanto ci è stato detto – ha aggiunto che nelle linee programmatiche in discussione nel prossimo consiglio comunale, il 5 novembre, è presente una proposta in merito sulla quale, dunque, è pensabile che ci sia un confronto in consiglio comunale, il primo di questo mandato amministrativo tra minoranza di destra e maggioranza democratica.
Nella conferenza si è parlato anche di viabilità, ma la questione non è oggi attuale perché la carenza di cassa impedisce un qualsiasi intervento.
A chiudere la riunione ancora due richieste da parte della minoranza di destra. La prima, riguardo il piano per il diritto allo studio, a quando la partenza delle iniziative in esso contenute. La seconda se non sia possibile attivare una convenzione con altri Comuni per la gestione di alcuni servizi comunali. A Tonani il sindaco ha risposto, per quanto riguarda la prima questione, che la gestione delle iniziative contenute nel piano spetta in tutta autonomia direttamente all’Istituto comprensivo, e che, una verifica sarà effettuata dall’Assessorato all’Istruzione assieme alla commissione per il Diritto allo Studio, che ha il compito di monitorare le esigenze e il loro soddisfacimento. Per quanto riguarda la seconda richiesta il sindaco ha ricordato che il nostro Comune fa già parte di una gestione associata con 8 altri Comuni, che gestisce il servizio di asilo nido. È associato con altri 7 Comuni nella gestione del servizio di smaltimento di rifiuti solidi urbani. Il tema delle sinergie tra Comuni sarà uno dei punti di forza del programma di mandato in discussione il prossimo consiglio comunale. E la giunta ha intenzione di approfondire la possibilità di servizi in forma associata che riguardino la vigilanza. Per eventuali altre sinergie è opportuno aspettare, secondo il sindaco, che la Regione Lombardia approvi i nuovi criteri per l’assegnazione di fondi per le gestioni associate. Un parere esperto in quanto Sozzi fa parte nell’Anci Lombardia, l’associazione lombarda dei sindaci, proprio del dipartimento per le politiche che riguardano i piccoli comuni e le gestione associate.
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