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mercoledì 7 ottobre 2009

Un progetto di ottanta anni fa

«Canale navigabile, progetto inutile»: il Pd all’attacco del sogno del Senatur.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 7 ottobre 2009.

All’indomani del sopralluogo del Senatur lungo il tragitto del tanto discusso canale navigabile, esplodono le critiche del centrosinistra. Per molti il collegamento via acqua tra Cremona e Milano è solo propaganda politica: «Il canale navigabile sta a Bossi come il ponte di Messina sta a Berlusconi - dichiara l’ex presidente della Provincia di Lodi, Fabrizio Santantonio -, due opere emblematiche ma inutili, utilizzate per la campagna elettorale. Ma è mai possibile che con tutta la rete infrastrutturale creata negli ultimi anni in Pianura padana si rispolveri un progetto di ottanta anni fa? Inoltre, l’impatto si rivelerà in realtà una ferita, nel tessuto più urbanizzato d’Italia. La Muzza, invece, dovrà sostenere la navigabilità anche se si verificano situazioni di siccità prolungata, non si è considerato l’effetto che il canale avrà sulla rete idraulica».
Un’opinione condivisa anche dal consigliere regionale Pd Gianfranco Concordati: «Il canale navigabile era un progetto avveniristico nei primi del Novecento. Ora è un’opera faraonica, un’enorme ferita nel territorio, su cui peraltro non è stato messo nemmeno un soldo». Senza contare che, per il consigliere lodigiano, il progetto avrebbe conseguenze disastrose per il territorio. «Il progetto è stato ripreso nel dopoguerra - sottolinea Concordati -, poi negli anni Sessanta e più volte negli anni successivi. Ma il territorio non è più lo stesso e gli studi di fattibilità e di compatibilità ambientale potrebbero dimostrarlo. Ma il problema vero è l’utilità, che rimane molto dubbia. Per spostare le merci in modo meno inquinante rispetto ai camion sarebbe molto meglio potenziare il trasporto ferroviario. Comunque, se davvero avessero intenzione di realizzarlo, avrebbero messo a bilancio le risorse necessarie, ma così non è. Diciamo la verità - conclude Concordati -, se Berlusconi ha il pallino del ponte sullo stretto, Bossi ha quello del canale navigabile da Milano all’Adriatico e Formigoni, che pure sa che l’opera è irrealizzabile, non è nelle condizioni di contraddirlo».
I dubbi e le critiche sul progetto arrivano anche dal Wwf, l’associazione sostiene da tempo che un simile intervento potrebbe dare il colpo di grazie al fiume Po.
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