Rassegna stampa - Il Cittadino, 7 ottobre 2009.
«Accetto la critica di Confartigianato e degli edili, ma mi impegno fin da ora a sostenere le attività del territorio con i fatti. A patto che anche gli edili siano poi al nostro fianco per reclamare che anche il governo faccia la sua parte e ci permetta di investire». Giuseppe Sozzi non rinnega la critica forte arrivata dagli edili del Lodigiano che accusano i comuni della provincia di fare troppo poco per affidare i lavori delle opere pubbliche a ditte lodigiane sostenendo così il lavoro del territorio. «Rispetto al caso di Brembio citato, il rifacimento del tetto della scuola, la ditta che vinse fu l’unica non del Lodigiano invitata alla procedura negoziata perché già stava facendo i lavori sulla scuola - spiega Sozzi -. Ma aldilà del caso singolo, accetto la critica perché tutti dobbiamo fare di più per sostenere il lavoro nel nostro territorio. Anzi, farò presto un ordine di servizio per invitare i responsabili a privilegiare negli inviti alle trattative negoziate le aziende lodigiane: non temo di passare per protezionista, perché il territorio deve essere sostenuto anche con questi mezzi». L’ammissione di responsabilità va di pari passo però a una richiesta altrettanto importante rivolta da Sozzi agli edili lodigiani. «Le associazioni di categoria fanno il loro lavoro richiamando gli enti locali a questo tipo di azioni - dice Sozzi -. Al tempo stesso, però devono essere al fianco degli enti locali in un’opera di pressione forte sul governo nazionale perché sblocchi le possibilità di investimento dei comuni, oggi legate dal rispetto dei vincoli di patto di stabilità e di fatto bloccate. Anche come membro del direttivo regionale dell’Associazione nazionale dei comuni d’Italia chiederò ai colleghi sindaci di lavorare per il territorio e alle associazioni di stare al nostro fianco per avere la possibilità di dare loro lavoro».
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