Bosoni, Moretti e Ferrari andranno a Roma per l’appuntamento del 25 ottobre. Pd a congresso, eletti tre delegati. «Non possiamo farci male da soli».
Rassegna stampa - Il Cittadino, Matteo Brunello, 5 ottobre 2009.
Confermati i risultati delle elezioni di circolo, che hanno sancito la vittoria della linea Bersani nel territorio. Dopo un dibattito sulle relative mozioni, la convenzione provinciale Pd elegge i tre rappresentanti al congresso nazionale. E considerate le percentuali raggiunte, non c’è posto per rappresentanti del documento Marino. Andranno a Roma: il giovane David Bosoni e Monica Moretti (per la mozione Bersani); e Andrea Ferrari (assessore cultura del comune di Lodi) per l’opzione Franceschini. Nel corso dell’assise, 150 delegati che si sono riuniti sabato mattina al Capanno, è stata decisa anche un’iniziativa di censura nei confronti dei parlamentari democratici, assenti al voto durante lo scudo fiscale. E al termine del confronto, c’è stato tempo anche per una tavola rotonda con l’ex presidente della provincia di Lodi, Osvaldo Felissari, Alessandro Manfredi, responsabile organizzativo del partito, e il consigliere regionale Gianfranco Concordati.
Il congresso, guidato alla presidenza da Isa Veluti, è stato aperto da una relazione di Pasquale Briscolini, per lanciare una scuola di formazione alla politica. Un saluto iniziale è arrivato dal segretario uscente, Giuseppe Russo, hanno portato un loro contributo di riflessione anche esponenti di forze politiche alleate: Rifondazione comunista e Comunisti italiani, Sinistra e Libertà, Italia dei Valori. Poi si è entrati nel merito delle tre mozioni. Ad aprire le danze, i sottoscrittori dell’opzione Bersani. «La partecipazione a queste consultazione è stata decisamente buona e di qualità è stato il dibattito - spiega Simone Uggetti, assessore comunale a Lodi e schierato dalla parte dell’ex ministro - abbiamo però davanti una strada stretta e difficile, evitiamo quindi di farci male da soli». Per questo ha preso anche le distanze dalle dichiarazioni di Penati, che aveva invitato il segretario nazionale in carica a farsi da parte anzitempo. Il coordinatore della Franceschini, Federico Moro, ha sottolineato i risultati di affluenza ritenuti convincenti: «E ora abbiamo la necessità di consolidare il patrimonio raggiunto, con una forte mobilitazione delle primarie». Infine, Davide Fenini per la Marino (i voti accumulati nel territorio andranno sommati agli “scarti” di altre province): «Serve una svolta nel partito. E si parta anche con le nomine negli enti, che devono avvenire per competenza e non per cooptazione politica».Sullo sfondo la sfida prossima per le comunali di Lodi. E il presidente del consiglio comunale del capoluogo, Gianpaolo Colizzi suona la carica: «L’aria in giro non è brutta, le opere sono state fatte. Ma una sconfitta a Lodi metterebbe in ginocchio il partito». Infine il capogruppo del Pd in provincia, Felissari, ha invitato l’amministrazione di centrodestra di palazzo San Cristoforo a mettere in campo un maggiore sforzo per la crisi e per il lavoro.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.