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lunedì 19 ottobre 2009

D'amore e d'accordo

Senna - Foroni: «Anche se il privato farà ricorso, abbiamo già le idee chiare sulle prossime mosse». Discarica, una “vittoria” bipartisan. Primi festeggiamenti dopo il no al maxi impianto della Cre.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Laura Gozzini, 19 ottobre 2009.

Senna - Capita di rado che a salire sul carro dei vincitori sia soltanto chi alla battaglia ha preso parte davvero, senza salti acrobatici dell’ultima ora, politici di parte avversa, semplici cittadini. L’happy ending della battaglia antidiscarica a Bellaguarda celebrato venerdì sera a Senna ha avuto anche questo di straordinarietà: rappresentanti dei comuni, della provincia e della regione, di centrodestra e centrosinistra, per una volta a scudi abbassati nel riconoscere il reciproco ruolo di contrasto al progetto Cre a la sua messa in un angolo. L’altra è proprio l’esito: lo schiaffo dell’intero territorio all’«arroganza di poteri forti venuti ad imporre la propria legge in casa d’altri». «Nel primo incontro qui in comune a Senna fra l’ingegnere Rodolfo Verpelli e il socio della “Inerti Senna” Matteo Brusola, proponenti la discarica, e l’allora sindaco Zanoni partecipai anch’io - ricorda il primo cittadino sennese Francesco Premoli -, e mi resi subito conto di cosa stavano ventilando. Il mio intervento fu subito brutale: avete sbagliato percorso dissi, siete stati sulla cima, arrivati a metà e adesso venite alla base, una casa non si costruisce partendo dal tetto, la potestà è dell’amministrazione». Da lì l’immediata sinergia con il comune di Somaglia e via via con gli altri del Lodigiano fino alla provincia del presidente di allora Osvaldo Felissari con l’assessore Antonio Bagnaschi, la discesa in campo del comitato antidiscarica e la scelta di appoggiarsi a tecnici. «In tanti ci dicevano che se volevano farla alla fine ci sarebbero riusciti - racconta Zanoni - non è andata così e finalmente oggi Senna può guardare al suo futuro». Ricorsi al Tar permettendo. «Adesso il privato può ricorrere alla giustizia e saranno i giudici a valutare - ha pronosticato il presidente Pietro Foroni -, ma la nostra vittoria è giuridicamente fondata e in ogni caso abbiamo già le idee chiare sul da farsi nel caso di decisione che rivoluzioni questo risultato». Quindi l’annuncio dello stanziamento da parte della provincia dei fondi necessari al rifacimento dell’attracco a Corte Sant’Andrea e alla sistemazione dell’ostello dei pellegrini lungo la via Francigena. Del resto la vicinanza al fiume Po ha giocato una parte importante nella partita contro Cre, come sottolineato dal presidente del comitato antidiscarica Luigi Faccia: «Abbiamo caricato il discorso del Po facendo arrivare la questione sui banchi del governo e anche oltreconfine, le manifestazioni erano la punta dell’iceberg ma ciò che rivendichiamo è tutto il lavoro sotterraneo». All’incontro fra la Lega e l’ex sindaco Zanoni ha invece richiamato l’onorevole Andrea Gibelli: «Mancava l’elemento su cui fondare l’opposizione e suggerii quello del vincolo ambientale, Zanoni decise di fidarsi e da lì partirono Senna e Somaglia». Nella tribolazione degli ultimi due anni decisivi sono stati poi «l’intervento in commissione regionale ambiente della vecchia amministrazione provinciale e l’assunzione politica della nuova», come ricordato dal consigliere Sante Zuffada, il ruolo della cittadinanza secondo l’assessore Elena Maiocchi e del comitato antidiscarica per il vicesindaco di Senna Luigi Serioli. Manca adesso ancora un tassello per dormire sonni tranquilli e lo ha ricordato il consigliere Giancarlo Concordati: «Va rivista la normativa che al momento non consente al territorio la gestione autonoma dei rifiuti».
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