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lunedì 19 ottobre 2009

50 milioni di euro di affari bruciati in un anno

Secondo l’agenzia del territorio poco più di 500 le transazioni portate a termine, nessuno ha fatto peggio in Lombardia. Mercato immobiliare mai così in crisi. Cala il fatturato, l’anno scorso bruciati 50 milioni di euro di affari.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 19 ottobre 2009.

Il mercato immobiliare della città del Barbarossa cola a picco. Nel giro di un anno gli affari, che già avevano fatto registrare pesanti rallentamenti, hanno subito un brusco calo del 39,1 per cento. Almeno 50 milioni di euro di affari “bruciati” in un anno. Le transazioni portate a termine nel corso del 2008 sono state solo 545, contro le 895 del 2007. Inevitabilmente, le conseguenze si sono riversate sul fatturato, che ha toccato quota -39,4 per cento, per un totale di 80 milioni di euro: la cifra più bassa di tutta la Lombardia. Del resto, ci sono solo due capoluoghi che sono riusciti a salvarsi dalla catastrofe, Pavia (+21 per cento) e Lecco (+10 per cento) hanno visto crescere il volume di affari, lo stesso è accaduto in qualche comune dell’hinterland milanese, dove però ha avuto un certo peso il leggero incremento delle quotazioni.È questa l’impietosa fotografia scattata dall’Agenzia del territorio, che nei giorni scorsi ha pubblicato i dati relativi a transazioni, mutui e fatturato del settore immobiliare per il secondo semestre 2009. In realtà, la crisi coinvolge tutto il territorio lodigiano, dove le compravendite sono scese del 27 per cento rispetto allo scorso anno, ancora una volta la performance peggiore della Lombardia, anche se ogni provincia della regione ha dovuto fare i conti con il segno meno davanti al volume delle transazioni.
A Lodi, inoltre, chi cerca casa ha cambiato gusti e abitudini. Le famiglie sono costrette a fare i conti con la crisi, così preferiscono abitazioni più piccole: la superficie media di un immobile si ferma a 90,8 metri quadrati, con una differenza di -38 per cento rispetto al passato. Complessivamente, gli agenti immobiliari sono riusciti a “piazzare” 49.515 metri quadrati in tutta la città.In particolare, su 545 case vendute, la parte del leone è stata giocata dalle abitazioni medie (183) e da quelle piccole (171), a cui si aggiungono 60 monolocali, 90 locali medio-piccoli, 34 grandi appartamenti e 7 non classificati. In città un’abitazione costa in media 148.195 euro, circa 20mila euro in più rispetto al resto della provincia. In ogni caso, i prezzi del 2008 sono calati rispetto al 2007, con una differenza media per abitazione pari a 834 euro.
Persino il mercato di posti auto e magazzini piange: ancora una volta, all’interno del panorama lombardo, Lodi si distingue con una flessione del 22,9 per cento delle compravendite, seguita a ruota da Mantova (-21 per cento) e da Cremona (-20 per cento). Nel 2008 sono stati venduti 3.385 box e depositi, un numero che in tutta la Lombardia sale a 141.027: ben 59.099 si trovano a Milano.Si spera che il crollo verticale del 2008 rappresenti la fine della crisi. A questo proposito, le prime sensazioni di alcuni esperti che lavorano in città sembrano improntate a un cauto ottimismo: in vista ci sarebbe qualche segnale di risveglio, anche se la mole di appartamenti invenduti resta una pesante ipoteca sul futuro.
L’Agenzia del territorio, con la collaborazione dell’Osservatorio del mercato immobiliare, sottolinea che nel secondo trimestre del 2009 in Italia le transazioni sono state 361.844, con una variazione del -12,3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2008. A farne le spese sono soprattutto il settore produttivo e quello residenziale, sebbene anche il ramo legato a terziario e commercio navighi in cattive acque.
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