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venerdì 18 settembre 2009

Come fosse ordinaria amministrazione

Il consiglio comunale di martedì scorso.
Approvato il Piano per il diritto allo studio e la nuova convenzione con la Scuola materna S. Cuore.


L’attentato terroristico di ieri a Kabul contro una pattuglia del nostro contingente, che ha causato 6 morti e 4 feriti tra i nostri soldati, ma anche 10 morti e 55 feriti tra i civili afgani, ha sconvolto il Paese, dando nella disgrazia sollievo al governo e alla maggioranza che altrimenti sarebbero stati alle prese con gli effetti d’un clamoroso flop mediatico del grande comunicatore. Feltri già aveva tirato fuori l’artiglieria pesante titolando a tutta pagina il suo Giornale “Ora i «farabutti» vanno in piazza»”, riferendosi alla manifestazione per la libertà di stampa che avrebbe dovuto svolgersi domani. Non so quanto abbia fatto bene la Fnsi, il sindacato dei giornalisti, ha rinviare la manifestazione trattando - alla stregua della Coldiretti che ha annullato l’evento di oggi in difesa del made in Italy - la libertà di stampa come fosse un formaggio taroccato. Insomma tutti, giustamente, travolti dall’onda di commozione per la disgrazia capitata ai militari e alle loro famiglie. E i politici a dare la stura a quel teatrino del cordoglio con cui imbellettano troppo spesso la propria ipocrisia. Non sembri cinismo: è solo l’ennesima constatazione del manierismo di chi manda in guerra militari e poi ne usa il lutto per reclamare considerazione internazionale o consenso politico interno, o semplicemente per ricompattare le proprie fila. Perché se qualcuno ieri ha detto che “exit strategy” significa “fuga” (Michele Scandroglio, Pdl), è anche vero che “peace keeping” significa guerra, il modo eufemistico per celebrare la continuazione dell’enduring freedom di Bush mai portata a termine. Sarebbe forse il caso di andare a rileggersi il dibattito parlamentare ai tempi del governo Prodi, ai tempi quando ancora in Parlamento, esisteva una sinistra ed un’opposizione alla guerra, per capire i motivi per cui oggi addirittura un Bossi ha ragione quando intona il “per Natale tutti a casa”.
Anche nel nostro piccolo siamo stati travolti. La scaletta di ieri del blog diventata carta straccia. Per cui eccomi qua oggi a dire del consiglio comunale di martedì sera scorso. Un consiglio che vedeva all’ordine del giorno l’approvazione del Piano per il diritto allo studio, l’approvazione della nuova convenzione con la scuola materna e l’approvazione di una consistente variazione di bilancio. Particolarmente il primo e l’ultimo tema potevano essere motivo di ampio dibattito; in realtà si è avuto un monologo del sindaco Sozzi, cosa che ormai par di capire sarà il leit-motiv di tutti o quasi i consigli dei prossimi cinque anni. Unica voce a far da contrappunto quella del consigliere di Rifondazione per Brembio, Rosaria Russo, per altro, stante l’argomento scuola, in sostanziale sintonia sugli obiettivi con la maggioranza. Ma procediamo con ordine.



La seduta, come già si è detto in altro post, è stata aperta con la consegna delle borse di studio ad allievi di Brembio meritevoli, che hanno ottenuto una valutazione di “nove o dieci” all’esame di licenza media. Tre in tutto, di cui due immigrati. Un fatto questo che ha sollecitato un intervento estemporaneo dell’assessore Rando, che ci trova (non è pluralis maiestatis) in sintonia sulla questione dell’integrazione, su come è vista e gestita dalla amministrazione. Dopo la consegna dei premi fatta dall’assessore all’Istruzione Giusi Ciserani si è passati all’esame dei punti all’ordine del giorno. Nel suo discorso introduttivo il sindaco Sozzi ha subito voluto sottolineare come l’approvazione del Piano quest’anno sarebbe stata più semplice e (a priori) condivisa, aiutando così la smentita che in passato le minoranze non avessero mai svolto il loro ruolo di opposizione - anche se quasi sempre, per quanto riguarda le iniziative per la scuola, dopo aver espresso ampiamente le proprie osservazioni e le motivazioni al riguardo, contribuivano all’approvazione del piano. Sozzi ha evidenziato che la contingenza delle elezioni ha ridotto il tempo disponibile per la redazione del Piano ed ha ricordato che il 2009 è un anno di crisi che, dunque, non poteva non avere anche ripercussioni sulla sua stesura. Per la parte didattica il comune stanzia 27mila euro per la Scuola materna, 26mila per la Scuola primaria e 16mila per la secondaria. Naturalmente a questi circa 70mila euro vanno aggiunti i 140mila di spese correnti, per il trasporto alunni e le altre necessità funzionali per garantire il diritto allo studio. Tra le iniziative didattiche che il Piano va a sostenere sono state particolarmente evidenziate il percorso musicale che vedrà coinvolte le classi dalla prima alla quarta della scuola primaria con il Corpo bandistico “F. Cilea” ed un percorso didattico legato alle associazioni di volontariato brembiesi, che illustreranno la loro attività legandola alle materie di studio. Rosaria Russo ha incentrato il suo intervento sulla questione dei libri in comodato d’uso, una utile iniziativa messa in piedi dalla passata amministrazione che nel tempo si è arenata. Da qui l’esortazione a riprenderla e a portarla avanti.
Così la consigliera di Rifondazione ci ha spiegato l’iniziativa: “Nella precedente amministrazione, dopo circa un anno, la giunta decise di programmare questa operazione di "sostegno economico alla famiglia" per l'acquisto dei libri di testo per la scuola media. L'idea era quella di arrivare, progressivamente, a dotare le famiglie di tutti i libri di testo. Perché progressivamente? Innanzitutto fu una mediazione (la proposta venne da me), poi fu detto che non avevamo la certezza della sostenibilità economica dell'operazione anche se con un'accurata analisi economica sarebbe stato possibile. Siamo nel 2006: si parte con un fondo di 7000 euro, il costo per l'acquisto di tre libri per ogni studente fu di 3.202,20 euro. Il residuo doveva restare nel fondo e impegnato per l'acquisto dei libri per l'anno successivo. A questo residuo si doveva aggiungere un ulteriore finanziamento nel bilancio successivo. Il secondo anno i libri in dotazione sarebbero dovuto aumentare di numero.
Non fu cosi. Il residuo non venne impegnato e andò nell'avanzo. Nel 2007 vennero stanziati altri 7.000 euro; furono acquistati sempre tre libri per un totale di 2.299 euro. Il residuo fece la stessa fine. Nel 2008 furono stanziati altri 7.000 euro per una spesa, sempre di tre libri, che fu di 1.200 euro. Il residuo fini nell'avanzo. Per il 2009 a bilancio ci sono 7.000 euro, ma sono stati dati in comodato d'uso i soliti tre libri il cui costo ad oggi non mi è noto ma che, a detta della ragioniera, non dovrebbe superare i 2.000euro. Come si vede se solo la questione fosse stata seguita già dal secondo anno si poteva aumentare la dotazione dei libri in comodato e al terzo fornire tutti i libri gratuitamente. Ho sempre fatto presente al sindaco che la questione andava seguita ma… la delega era sua - così disse. Alla fine il progetto è naufragato per negligenza. Speriamo che l’assessore Ciserani possa seguire la partita. Per mio conto farò di tutto affinché prima del 30 novembre il residuo venga impegnato per l'acquisto di libri di testo per la scuola. Forse quello che non sono riuscita ad ottenere in maggioranza riuscirò dall'opposizione”.
La minoranza di Brembio che cambia si è limitata a chiedere di correggere un errore materiale nelle cifre, a chiedere spiegazioni in cosa consistesse l’iniziativa “Incontro con l’autore”, a far togliere, giustamente la parola “extracomunitario” da una voce del Piano ed a chiedere che vi fosse una sorta di monitoraggio delle attività di laboratorio da demandare all’assessore all’Istruzione.
Stante il “carattere aperto” della seduta vi sono stati alcuni interventi esterni. Presente in quanto invitato, il sindaco di Secugnago Mauro Salvalaglio ha sottolineato che proprio la collaborazione in campo scolastico costituisce l’eccellenza dei rapporti tra i due comuni ed ha portato il saluto della cittadinanza di Secugnago. La maestra Angela Esposti, in rappresentanza della scuola primaria, ha evidenziato soprattutto il piano corposo messo in atto in favore dell’integrazione scolastica degli alunni immigrati. Il prof. Cipolla ha evidenziato l’iniziativa musicale che coinvolgerà la banda. Luigi Baggi per la Scuola materna ha ringraziato l’amministrazione soprattutto per lo sforzo fatto nel rinnovo della convenzione che porterà un aumento dello stanziamento di 5mila euro.
Dopo la votazione all’unanimità del Piano, il Consiglio ha approvato senza discussione sempre all’unanimità la nuova convenzione con la Scuola materna S. Cuore. Ultimo punto, la variazione di bilancio, anch’essa approvata all’unanimità. L’assessore al Bilancio Rando ha spiegato le diverse voci di variazione, in particolare i 5mila euro alla Pro Loco per la Fiera – il resto del contributo è costituito da finanziamenti esterni -; e la consistente variazione dovuta ai lavori imprevisti di copertura del colatore Bonomi, che il comune ha dovuto accollarsi in toto (38mila euro) e le spese per la realizzazione del nuovo parco giochi di Via Caravaggio, per la cui copertura era previsto un contributo di 20mila euro dalla Provincia, secondo gli accordi con l’amministrazione Felissari, tagliato dalla nuova giunta Foroni. A tali spese è stato fatto fronte con l’avanzo di bilancio del 2008.
Il prossimo consiglio dovrebbe vedere in discussione le linee programmatiche della nuova amministrazione. In quella sede si vedrà se i 964 voti che hanno rieletto il sindaco sono stati il Vajont per parte della minoranza oppure se si potrà annotare da cronisti una qualche dichiarazione di esistenza.

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3 commenti:

  1. COMMENTI:
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    Così è scritto sotto ogni articolo prima della casella.
    L’unico commento sarebbe quello di riproporre l’editoriale di giovedì 17 settembre e di ragionarci un po’ su. Le preoccupazioni di Alberto, i commenti di Fabry, di Giò, dei tanti pseudonimi e anonimi che postano le loro aspettative e perché no il loro punto di vista. Mi rendo conto che questo è l’unico punto d’incontro dei Brembiesi che vogliono esserci e vogliono essere ascoltati. Condivido il pensiero dell’editoriale, anche se secondo me è stato magnanimo con tutti. Anche se le risposte che noi ci aspettiamo non arrivano. Ma sarà così per sempre?

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  2. All'articolo vanno aggiunte due postille che divido in due commenti. La prima riguarda l'affermazione preventiva del sindaco di un passaggio facile del Piano in Consiglio. Il cronista (io) ha dimenticato di raccontare un punto importante (e me ne scuso). Che cioè la famosa visita al nuovo plesso c'è stata (il sabato prima) con soddisfazione dell'amministrazione. Non c'erano dubbi dal momento che entro le prime settimane d'agosto (accordo Anci-Regione) andavano fatte delle ispezioni in tutte le scuole del "regno" lombardo e comunicato eventuali problemi in Regione. È evidente che contando su un atout forte il consiglio comunale di martedì non poteva che essere una passeggiata. Tutti si aspettano ora una comunicazione ufficiale della minoranza di centrodestra che chiuda la vicenda.

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  3. La seconda postilla, sollecitatami da un'e-mail, riguarda le dichiarazioni dell'assessore Rando, citate ma non riportate. In estrema sintesi l'assessore ha sottolineato la sensibilità dell'amministrazione verso la questione e ha ricordato l'impegno anche economico nel favorire l'integrazione degli immigrati da altri Paesi. Va detto che anche la precedente amministrazione, sempre a guida Sozzi, ha avuto particolare attenzione anche nei modi di intervento nel risolvere problemi. La presenza di immigrati in paese diventa sempre più consistente e dunque la questione dell'integrazione va affrontata in maniera intelligente evitando le sciocchezze che si leggono di comuni vicini. Rando ha dato assicurazione che la giunta si sta muovendo in questa direzione. Ed una conferma indiretta arriva da voci raccolte che dicono che le ronde, ventilate da Sozzi nel discorso d'esordio sull'onda emotiva del momento, sono state accantonate. È un bene muoversi con piedi di piombo su questo terreno, evitando di fare la fine di un elefante in una cristalleria. E di questo, almeno finora, va dato atto a sindaco e giunta.

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