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sabato 22 agosto 2009

Storie e storielle dalla metropoli lombarda

Immigrazione e Lega tengono banco.

Due notizie arrivano da Milano, la prima, buona, in tema di immigrazione: arriva il permesso di soggiorno per il clandestino marocchino che aveva salvato dal suicidio qualche giorno fa un 55enne milanese. Ad annunciarlo è stato ieri il suo avvocato, Roberto Falessi. "Lunedì – ha spiegato - ho un appuntamento in Questura, poi, al massimo tra due giorni, Mohamed avrà il rinnovo del permesso di soggiorno". Il 22enne nordafricano, arrivato in Italia nel 2000, aveva visto penzolare da un ponteggio da dieci metri di altezza il corpo di uno sconosciuto, l'aveva afferrato e salvato, poi si era allontanato nel timore di essere espulso dal nostro Paese. Ora arriva la ricompensa per il suo gesto valoroso.
In realtà sono due le belle notizie per Mohammed Flaida, il giovane marocchino irregolare che ha salvato dal suicidio un 55enne milanese: non solo gli sarà concesso, come detto, il permesso di soggiorno, ma è stato anche dato il visto per venire in Italia a suo fratello disabile che vive in Marocco e studia Legge. Ad annunciarlo è stato sempre il suo legale Roberto Falessi che racconta tutta la felicità del ragazzo nell'apprendere il riconoscimento offerto dalle autorità italiane al suo gesto coraggioso. "L'ho sentito al telefono - dice - era frastornato e commosso". Mohamed potrà così anche riabbracciare uno dei suoi 11 fratelli, costretto in carrozzina, al quale è particolarmente legato e che sta aiutando a conseguire la laurea in giurisprudenza sovvenzionandogli gli studi.
La sua azione meritoria si era svolta così: la sera del 12 agosto Mohamed aveva salvato la vita a Cesare Protti che aveva tentato il suicidio impiccandosi sul balcone della sua abitazione, in via Inama 24. Il ragazzo si era arrampicato su un ponteggio a 8 metri di altezza per tagliare la corda al collo dell'aspirante suicida le cui condizioni, dopo il coma inziale, stanno migliorando in queste ore. "Soddisfazione, felicità e commozione" viene espressa anche da Frediano Manzi, presidente di “Sos racket usura”, l'associazione che ha lanciato la campagna a sostegno del giovane marocchino che rischiava l'espulsione. Manzi ringrazia "Prefetto e Questore perché hanno saputo cogliere il fatto che Mohamed è una persona perbene" e polemizza invece con il centro sinistra che non ha appoggiato la sua iniziativa. "Nessuno della sinistra ha detto una sola parola in 24 giorni di battaglia fatta per far ottenere il permesso di soggiorno a Mohamed. Nessun giornale di sinistra ha scritto una riga su questa vicenda".
La seconda notizia che riportiamo, riguarda la Lega, cui il cazzeggiante caldo d’agosto da evidentemente inusitate energie, che potrebbero essere meglio spese. Dopo aver messo in discussione la candidatura dell'attuale governatore lombardo, Roberto Formigoni, alla presidenza della Regione, la Lega mette in forse anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti. È stato Matteo Salvini, capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino, a chiarire che "non è detto che Formigoni debba essere governatore a vita e la Moratti sindaco a vita". In un'intervista ad "Affariitaliani.it", Salvini non scommette su una nuova candidatura della Moratti nel 2011, se non altro perché "di sicuro nella vita non c'è niente. Men che meno quello che accadrà da qui ai prossimi due anni". Una considerazione che parte anche da una valutazione dell'amministrazione attuale: "è mancato un rapporto diretto e costante con la città - ha spiegato il leghista -. È giusto che il sindaco di Milano si occupi di relazioni internazionali e di programmi di ampio respiro ma è giusto anche che ogni settimana passi da piazzale Corvetto dal Gratosoglio e da via Lessona a Quarto Oggiaro". E sull'eventuialità di portare un leghista a Palazzo Marino Salvini non ha dubbi: "Avrebbe una marcia in più. Non abbiamo i cognomi che hanno Formigoni e Moratti ma le suole delle scarpe le abbiamo consumate". Per dire, forse che c’è chi ragiona con la testa e chi con i piedi. Una battuta suggerita dal caldo d’agosto.
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