La sintesi dei fatti degli ultimi giorni offerta ieri dall'agenzia Asca.
L'immigrazione, le celebrazioni per l'anniversario dell'Unità d'Italia, la crisi e le elezioni afghane. Su questi argomenti ruota la politica italiana a una settimana dal consiglio dei ministri post vacanze estive.
Dopo settimane di relativa calma torna di prepotente attualità il problema dell'immigrazione clandestina col suo carico di tragica disperazione. È di giovedì l'ultima tragedia. Cinque eritrei sbarcati a Lampedusa hanno detto di essere partiti dalla Libia in 78 e di essere rimasti alla deriva per più di 20 giorni. I corpi dei compagni sarebbero stati abbandonati in mare.
Morte e disperazione che si porta con sé le polemiche politiche. Il centrosinistra ha chiesto che il governo riferisca al Parlamento. "Se - ha detto il segretario del Pd Dario Franceschini -, come tutto lascia prevedere, ci sarà la conferma degli annegati, dei venti giorni passati alla deriva nella battutissima e sorvegliatissima zona del canale di Sicilia si porranno terribili domande". Indignazione e richieste di spiegazioni sono arrivate anche dal deputato dell'Idv Sonia Alfano, dal segretario del Prc Paolo Ferrero, dall'ex ministro dell'Interno Enzo Bianco, dal capogruppo Idv alla Camera Massimo Donadi.
Pronta la replica del Pdl che in attesa di un intervento del Viminale ha rimandato ad una maggiore prudenza. "Questo episodio - ha detto Isabella Bertolini - non può consentire alcuna speculazione da parte dell'opposizione. Tentare di far passare il concetto che naufraghi siano stati volutamente lasciati al loro destino da parte delle forze adibite ai pattugliamenti è inaccettabile".
L'immigrazione e la connessa questione della cittadinanza è al centro anche di un intervento sul mensile "Formiche" del presidente della Camera, Gianfranco Fini in cui sottolinea che il nuovo impegno delle nostre Istituzioni "deve essere far sentire l'Italia come patria anche a coloro che vengono da Paesi lontani, e che sono già o aspirano a diventare cittadini italiani". Per Fini infatti, seppure non si può chiedere agli immigrati di cancellare la propria cultura, "si può e si deve suscitare" in loro "passione civile e patriottismo anche promuovendo la conoscenza, non solo della nostra lingua e delle nostre leggi ma anche della nostra storia, specie quella politico-costituzionale più recente".
Una chiave, quella del Presidente della Camera, destinata a rinfocolare le polemiche tra chi vuole facilitare la concessione dei diritti di cittadinanza a coloro che lavorano e vivono regolarmente nel nostro paese (in Parlamento giace una proposta di legge bipartisan a firma Granata-Sarubbi, rispettivamente finiano del Pdl e cattolico del Pd, che sarà calendarizzata subito dopo il rientro dalle ferie di deputati e senatori) e chi invece, come la Lega Nord, contrasta questa ipotesi nel timore di una nuova "invasione" dai paesi più poveri nel mondo.
Il primo consiglio dei ministri, probabilmente venerdì 28 agosto, dovrebbe trattare anche la questione dei festeggiamenti per i 150 anni dall'unità d'Italia su cui il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha sollecitato una risposta in tempi rapidi del governo temendo ritardi nell'organizzazione.
Non molla intanto la morsa della crisi. A farsi sentire è la Confindustria che, col presidente Emma Marcegaglia ha definito il percorso di uscita ancora "lungo e difficile" e ha invitato l'esecutivo a varare nuove misure già a settembre per evitare "un autunno davvero difficile". "Bisogna rifinanziare - ha suggerito il numero uno di Confindustria - gli ammortizzatori sociali a sostegno di chi perde il lavoro, abbassare tasse e contributi sui salari per dare più soldi ai lavoratori e più efficienza le imprese".
Infine, un commento sulle elezioni in Afghanistan: "Una prova di grande coraggio" la partecipazione alle urne secondo le parole del premier, Silvio Berlusconi.
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