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domenica 5 luglio 2009

Una situazione senza allarmi

Nessun fattore di rischio ambientale attualmente nel territorio.
Brembio è simile a Lodi per quanto riguarda l’aria.

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) relativa al Piano di Governo del Territorio che il nostro Comune si sta avviando ad adottare ci rassicura che all’interno del confine comunale di Brembio non è presente nessun fattore di rischio o detrattore ambientale, ma questi, come si vede dalla tavola sottostante, sono localizzati piuttosto nei comuni contermini.

Per quanto riguarda la qualità dell’aria è direttamente influenzata dalle emissioni di inquinanti in atmosfera. I settori che hanno maggiore impatto su questa componente nella pianura lombarda sono il traffico veicolare, le combustioni legate agli impianti di riscaldamento e alle attività produttive, anche se la normativa e il ricorso alle tecnologie più avanzate riducono sempre più il contributo di quest’ultima componente, e l’agricoltura. La concentrazione degli inquinanti in atmosfera poi è legata anche alle condizioni climatiche tipiche di una determinata area.
Il comune di Brembio, leggiamo nel documento di valutazione ambientale, ricade in un’area denominata di “zona B” sulla base della nuova zonizzazione approvata con la D.G.R n.5290 del 2 agosto 2007, che ha modificato la precedente zonizzazione approvata con D.G.R 6501/2001 e tilizzata per valutare il rispetto dei valori obiettivo e dei valori limite degli inquinanti in atmosfera. Tale area, denominata “Zona di pianura (B)” risulta caratterizzata da:
-- concentrazioni elevate di PM10, con maggiore componente secondaria;
-- alta densità di emissione di PM10 e NOx, sebbene inferiore a quella della Zona A;
-- alta densità di emissione di NH3 (di origine agricola e da allevamento);
-- situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica, caratterizzata da alta pressione);
-- densità abitativa intermedia, con elevata presenza di attività agricole e di allevamento.
Sul territorio comunale non sono presenti stazioni fisse di rilevamento della qualità dell’aria. Il documento evidenzia che è stata condotta recentemente una campagna di monitoraggio con mezzi mobili nel vicino comune di Ossago. Ad Ossago il laboratorio mobile era localizzato presso la casa cantoniera in punto non direttamente esposto al traffico. Il commento ai dati sulla qualità dell’aria di Ossago per cui è stato effettuato un confronto con l’andamento provinciale è il seguente: «Per le campagne si conclude che per quanto riguarda il biossido di azoto i dati registrati a Ossago Lodigiano sono in linea con quanto rilevato dalle centraline fisse nella provincia di Lodi, i dati registrati sono leggermente superiori alle centraline ubicate in zone rurali presso i comuni di Tavazzano, Abbadia Cerreto e Castiraga Vidardo; la centralina che presenta le similitudini maggiori è quella di Lodi. Le concentrazioni di biossido di zolfo sono risultate ampiamente al di sotto dei limiti di legge come per le rilevazioni della rete fissa. Il monossido di carbonio è un inquinante dalle caratteristiche fortemente locali che non permettono un confronto significativo con centraline posizionate in altri comuni. Le concentrazioni medie di ozono sono perfettamente d’accordo con i dati registrati dalla stazione di Montanaso Lombardo, mentre risultano superiori a quelli registrati dalla stazione di Abbadia Cerreto. Anche per quanto riguarda il PM10 gli andamenti della media giornaliera delle diverse concentrazioni misurate in provincia di Lodi si nota come i valori misurati dal laboratorio mobile sono paragonabili al trend generale.»
Un prossimo articolo sarà dedicato al contributo agricolo all’emissione dei principali inquinanti nell’aria relativamente al nostro territorio.

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