Pdl lodigiano. Sono i perdenti che invocano il rinnovamento.
Rassegna stampa.
Vorrei intervenire in merito all’articolo apparso nelle colonne della cronaca di Lodi del quotidiano da lei diretto del 4 luglio dove sembra che nel Pdl vi siano delle divisioni sul nome di chi dovrà guidare il partito nel prossimo futuro e soprattutto nei prossimi importanti appuntamenti che lo vedrà protagonista.
Innanzi tutto vorrei cominciare col dire che mi pare alquanto strano che si voglia mettere in discussione una leadership che ha portato, dopo 15 anni di opposizione, il partito a governare Comuni per definizione di centro sinistra ma soprattutto la Provincia ed è in particolar modo singolare il fatto che a dirlo sono quei personaggi che in tutti questi anni e ancora oggi continuano nel collezionare sconfitte. Infatti sono proprio i perdenti di ieri e di oggi, oramai una esigua e ininfluente minoranza, che invocano il rinnovamento e si appigliano alla scusante della non espressione di partito nella figura del presidente della provincia oppure per l’incarico di Vice Presidente della giunta provinciale e coordinatore provinciale del Pdl. Ma è come dire al presidente Berlusconi di andarsene perché ha dato il suo benestare alla candidatura di una figura autorevole di espressione leghista alla Provincia di Brescia oppure siccome è il Presidente del Consiglio non può ricoprire la carica di Presidente del partito, ridicolo solo ha pensarlo.
Un’altra piccola riflessione la voglio fare sul passaggio della Sig.na Nancy Capezzera riportato nell’articolo dove per l’ennesima volta parla di An come se fosse ancora un partito eppure era con me a Roma al congresso fondativo del Pdl quando i due maggiori partiti della coalizione di centro destra già scioltisi ne hanno determinato la nascita ed il suo percorso.
Quindi mi pare assurdo sentir parlare ancora di Alleanza Nazionale quando questa non esiste più a meno che la Sig.na Capezzera non voglia mettere in discussione decisioni prese dai vertici del suo ex partito e uscire dal Pdl rifondando An Lodigiana, magari avrà anche un suo seguito.
Comunque sia nella riunione in questione su cinquanta persone ben sette, parenti compresi, facevano riferimento a quell’area, da questo si trae la conclusione che è molto più facile che si crei una discussione su tesi politiche diverse ed alternative in un grande partito come quello che fu Forza Italia piuttosto che in una riunione di pochi amici. Un consiglio spicciolo è quello di abituarsi ad un confronto democratico e non confonderlo per una bagarre.
Ma il passaggio più suggestivo, e non è la prima volta che lo sento, è che chi si rispecchia in quell’area fa e vuol fare politica in modo serio. A questo punto mi domando: cosa ci fa la Capezzera seduta sulla poltrona da assessore nella neo costituita giunta provinciale?!? Visto che la stessa ha perso nel suo collegio. È una politica seria quella di essere scartati dal voto popolare e poi farsi nominare come assessore?? È una politica seria quella di essere messi alla porta e rientrare dalla finestra dello scantinato solo perché si è andati a picchiare i tacchi a spillo nelle stanze dei vertici regionali e nazionali??
Mi piacerebbe sapere cosa dicono i suoi “colleghi” che hanno vinto nei loro rispettivi collegi ottenendo la fiducia dei lodigiani ma che sono stati estromessi da quell’incarico perché una beneficiata ne ha rivendicato la podestà?
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.