La lettera. Sorgenia, la centrale e la Provincia.
Rassegna stampa.
Egregio direttore, ho letto sulle colonne de “Il Cittadino” l’attacco che il neo Presidente della Provincia sferra contro l’Amministrazione Comunale che rappresento in merito alla centrale termoelettrica di Sorgenia. Sono rimasta stupita dal metodo, dato che non vi è stato nessun confronto su questo tema, e indignata dalla sostanza delle affermazioni, che attribuiscono ai comuni di Bertonico e Turano la responsabilità dell’arrivo della centrale. Sicuramente il Presidente non è ancora entrato nel merito dell’iter autorizzativo per le centrali a turbogas (legge 55/2002), che vengono considerate, come è noto, opere di pubblica utilità, soggette ad un’autorizzazione unica rilasciata dal Ministero delle Attività Produttive che sostituisce autorizzazioni varie, concessioni e qualsiasi atto di assenso da parte del comune, producendo anche un effetto di variante urbanistica. Non a caso la legge viene comunemente chiamata “sblocca centrali”, una semplificazione che, a mio avviso, mortifica le competenze dei comuni e impone ai territori scelte non partecipate. Ma questa è la legge.
È previsto, invece, un ruolo significativo e determinante delle regioni, il cui assenso è vincolante, in quanto il decreto di autorizzazione dell’impianto non può prescindere dall’espressione di un parere della regione interessata. Nel nostro caso la Regione Lombardia, nell’agosto del 2003, ha approvato il Programma Energetico Regionale, che individuava come prioritario il sito TuranoBertonico e dato successivamente parere favorevole a tale localizzazione. Nello stesso decreto è riportato che il Comune di Bertonico ha espresso parere negativo all’insediamento della centrale, con un atto unanime del Consiglio Comunale.
Dunque il Presidente Foroni è male informato e dovrebbe rivolgere l’accusa di “responsabili dell’arrivo della centrale” ad un altro indirizzo.
Detto questo, voglio sottolineare che il documento che la nuova giunta provinciale ha “bocciato”, non fa “cassa” per i due comuni interessati dalla centrale come dichiarato alla stampa, ma rappresenta l’attestazione di un negoziato che si è posto come obiettivo prioritario la questione ambientale, introducendo interventi di innovazione tecnologica e riduzione delle emissioni, di tutela del mondo agricolo e sostegno dell’occupazione e dell’imprenditoria locale.
Le compensazioni economiche sono tutt’altra faccenda: regolate dalla Legge 239 del 2004 (così detta Legge Marzano), che garantisce ai comuni sedi dell’impianto, ai comuni contermini e alla provincia, benefici economici che la legge stessa determina con delle precise percentuali. I contenuti della bozza di convenzione di volta in volta sono stati esplicitati in molteplici riunioni congiunte del Consiglio Comunale di Bertonico e della Commissione Ambiente, e dovranno essere approfonditi e condivisi prima di arrivare all’approvazione del testo definitivo.
Trovo poco responsabile, dunque, attaccare i comuni che, insieme alla provincia, hanno intrapreso a suo tempo azioni di lotta e assunto atti amministrativi contro la centrale, che sono a disposizione di chiunque li voglia consultare. Questa è la realtà, questi sono i fatti.
Oggi la centrale Sorgenia, non più in discussione, ed è, io credo, nostro dovere indirizzare le energie per ottenere quei miglioramenti tecnologici che garantiscano minori emissioni in atmosfera, maggior tutela del territorio, mitigando al massimo l’impatto ambientale dell’impianto.
Da sindaco ho sempre vissuto la Provincia come un ente con funzioni di coordinamento di area vasta, in un rapporto di collaborazione istituzionale con i comuni, nell’interesse del territorio. In questi anni è stato così, e vorrei poter continuare a contare sulla Provincia come ente autorevole e leale anche nel prossimo futuro. Una speranza che mi auguro non venga delusa.
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