Rassegna stampa.
Finalmente arriva un messaggio chiaro e realmente alternativo: non un ettaro in meno di terreno agricolo da qui al 2015. Una proposta rivoluzionaria nella sua semplicità quanto indispensabile se si pensa che dal 1999 al 2006 sono stati ben 6.840 gli ettari di terreno agricolo del nostro territorio consumati dal cemento e che risulta urbanizzato il 42% del territorio milanese contro il 39% del 1999. I dati dimostrano che non c’è più tempo da perdere.
Auspico che anche la Provincia di Milano faccia la sua parte per sostenere questa iniziativa. Dal canto nostro, come coalizione alternativa, abbiamo sostenuto fin dalla campagna elettorale la necessità di salvare il Parco Agricolo Sud Milano e in generale i grandi parchi di Milano e della provincia. L’obiettivo è rilanciare sul serio l’agricoltura e per questo incalzeremo continuamente il consiglio provinciale a partire dalla richiesta di una rapida approvazione del nuovo Piano Territoriale di Coordinamento (PTCP), che non faccia alcun regalo ai cementificatori.
Dalle conclusioni degli Stati Generali dell’Expo a Milano emergono grandi vuoti, non credo casuali. Nessuna indicazione e volontà di partire dalle periferie e dai suoi abitanti, nessuna priorità effettiva per investire sul trasporto pubblico su ferro e per i pendolari, nessuna attenzione all’azione di contrasto delle Istituzioni perché la criminalità organizzata, la mafia e la ‘ndrangheta non si impossessino dei grandi lavori e degli appalti. Per affrontare questi temi, che devono essere messi da subito all’ordine del giorno degli Stati Generali, è necessaria un’azione coraggiosa degli amministratori pubblici ed è indispensabile un’attenta e continuativa partecipazione popolare.
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