Rassegna stampa - Il Cittadino, 1 dicembre 2009.
A palazzo San Cristoforo, negli uffici del settore viabilità e trasporti, sono tutti un po’ sorpresi. La bozza dei nuovi orari dei treni ha scatenato l’insurrezione dei pendolari: sono troppi infatti i convogli scomparsi dai tabelloni ed è troppo il malcontento che aleggia tra le carrozze della linea Milano-Piacenza. «Mi limito alla “sorpresa” perché i nostri uffici hanno in corso verifiche certosine su tutti gli orari che ci sono stati comunicati e aspetto gli esiti di tali verifiche per esprimermi in modo ancor più netto - afferma l’assessore provinciale alla partita, Nancy Capezzera -. Di certo, l’impressione è che il Lodigiano non abbia ottenuto quanto i suoi pendolari e noi amministratori ci aspettavamo. E questo non va bene». La Provincia sostiene che gli accordi presi nelle scorse settimane non sono stati rispettati. «Durante le riunioni di questi mesi ci era stato garantito tutt’altro - attacca la Capezzera - e se queste prime sensazioni troveranno conferma, regione Lombardia dovrà aspettarsi un diffuso malcontento nel Lodigiano». L’argomento sarà affrontato nel corso dell’incontro che si terrà con i comitati dei pendolari e con i comuni del territorio. «Il nostro metodo - aggiunge la Capezzera - prevede buone relazioni con la Regione, che crediamo paghino più dello scontro, come il presidente Foroni ha dimostrato per altre partite. La politica della Regione dovrà però farsi carico di questo problema: tutti sanno che i nostri pendolari se la passano piuttosto male e togliere loro treni o fermate “storiche” non può che lasciare estremamente perplessi». I nuovi orari stanno facendo discutere moltissimi viaggiatori, non solo sulla tratta Milano-Piacenza. Alcuni viaggiatori stanno pensando di organizzare una manifestazione per protestare. Il consigliere regionale Gianfranco Concordati sta seguendo la vicenda dal Pirellone: «Il malcontento è evidente - dice -, bisogna lavorare immediatamente per cercare di portare dei miglioramenti, anche se i tempi sono molto stretti».
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