Frattini intervistato dal Corriere.
Il pentito di mafia Spatuzza fa ridere.
“Uno che ha avuto il coraggio di compiere omicidi efferati come quelli per i quali è stato condannato fa ridere, se non fosse cosa tragicissima, nel dire: avevo paura di fare queste dichiarazioni. Per Berlusconi è un'accusa infamante della quale avrà facilmente la possibilità di liberarsi”. Così, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, in un'intervista al Corriere della Sera, riferendosi a Gaspare Spatuzza, il pentito di mafia che ha accusato il premier, Silvio Berlusconi di essere coinvolto negli attentati del '93. Secondo Frattini, intanto “far parlare un pentito sapendo che sta dichiarando cose non utilizzabili e a orologeria, dette dieci o undici mesi dopo l'inizio del programma di protezione, è qualcosa su cui dobbiamo avere una risposta”. E poi, nella vicenda “c'è un elemento del tutto inverosimile. Nella primavera del '93 Berlusconi non aveva neanche immaginato di entrare in politica, decisione che maturò nell'inverno del '93 dopo tentativi di far prendere le redini del centro-destra ad altri, per esempio Mario Segni”.
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