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sabato 10 ottobre 2009

«Niente spezzatino»

La Provincia: «Sulle scuole nessuna rivoluzione».
Rassegna stampa - Il Cittadino, Cristina Vercellone, 10 ottobre 2009.

«Niente spezzatino per le scuole del Lodigiano». Ad assicurarlo è l’assessore provinciale alla formazione Claudio Pedrazzini. «Nel nostro piano di dimensionamento - sostiene il vicepresidente provinciale - cercheremo di non stravolgere la situazione e di conservare la storia e la tradizione degli istituti». Pedrazzini interviene all’indomani della notizia dell’esistenza di una bozza di piano che prevede il dimezzamento del Vegio, con il trasferimento del liceo linguistico al Gandini e del sociale al Bassi. A gettare acqua sul fuoco è anche il provveditore Giuseppe Bonelli. «Qualcuno ha speculato su dei ragionamenti - dice -. Abbiamo semplicemente dato alla Provincia le indicazioni generali. La simulazione, perché di questo si tratta, è uscita da un tavolo congiunto tra i due assessori Claudio Pedrazzini e Mariano Peviani, i presidi Corrado Sancilio, Virginia Vitale e Franca Cigolini. Mi dispiace che quelle che erano solo delle ipotesi di lavoro siano state diffuse tra i sindaci e i docenti. Vorrà dire che la prossima volta i presidi non saranno più coinvolti, saranno informati a cose fatte con una circolare. L’eccesso di democrazia nuoce». E comunque, dice Bonelli, «siamo al 10 ottobre, i regolamenti ministeriali non ci sono ancora, non si sa nemmeno se questa riforma partirà. Il piano di dimensionamento - dice - tocca, in ogni caso, alla Provincia. Il Maffeo però è sovradimensionato. Adesso hanno gli studenti in cantina. Se gli togliamo il linguistico e il sociale hanno solo gli spazi giusti per far lezione». Pedrazzini, dal canto suo, rassicura anche rispetto alla perdita della presidenza a Codogno. «Le presidenze non si toccano - dice -. La proposta avanzata dal provveditorato era solo un contributo. Dobbiamo mettere intorno al tavolo tutti gli interlocutori. Da una prima analisi siamo certi che non ci sarà nessuno stravolgimento. Saranno fatte le modifiche previste dalla riforma, ma senza sconvolgimenti. Tutti gli interlocutori della scuola, in ogni caso, saranno coinvolti, in modo sereno».
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