Rifondazione, Comunisti, Idv e Anpi: «Da Berlusconi un attacco violento». Un presidio per la Costituzione. «La legge è la stessa per tutti».
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 10 ottobre 2009.
Un presidio davanti alla prefettura per difendere a spada tratta la Costituzione. Rifondazione, Comunisti italiani, Anpi e Italia dei valori si sono dati appuntamento in corso Umberto nel pomeriggio di ieri per manifestare il proprio dissenso nei confronti delle recenti dichiarazioni del premier, Silvio Berlusconi, a seguito della bocciatura del Lodo Alfano.
«Questo presidio segue gli altri che sono stati organizzati in Italia - afferma Andrea Viani, segretario cittadino di Rifondazione -, siamo preoccupati per l’attacco violento e per la reazione scomposta del presidente del Consiglio. Quando le decisioni della Corte costituzionale non sono conformi alla sua volontà, allora si tratta di un complotto della sinistra. Sono anni che Berlusconi attacca il potere legislativo, non ha capito la differenza tra comandare e governare, questo perché desidera solamente comandare». I partecipanti alla manifestazione ricordano che la Costituzione repubblicana è nata dalla lotta di resistenza e che la sentenza della Corte costituzionale le rende giustizia. «Berlusconi si deve dimettere, non ha l’autorità morale per guidare il Paese. Siamo pronti a difendere la Costituzione da chi, in continuità con il progetto eversivo della P2, la vuole piegare ai voleri dei poteri dominanti e chiediamo a tutte le forze democratiche di agire unitariamente». Per Daniele Passamonti, Giulio Lacrima e Claudio Ferrante dell’Idv la decisione della Corte costituzionale è una grandissima vittoria: «Ha scatenato l’arroganza del premier, non si tratta solo di mancanza di rispetto per la Corte ma anche del ruolo istituzionale che ricopre».
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