FATTI E PAROLE

Foglio virtuale quotidiano di Brembio e del suo territorio

http://www.fattieparole.info

Si può leggere l'ultimo numero cliccando sopra, sull'immagine della testata o sul link diretto, oppure cliccando qui.
Ogni nuovo numero esce nelle ore serali, ma dopo le 12.00 puoi già leggerlo mentre viene costruito cliccando qui.

FATTI E PAROLE - ARCHIVIO
www.fattieparole.eu

La parola al lettore

Le tue idee, opinioni, suggerimenti e segnalazioni, i tuoi commenti, le tue proposte: aiutaci ad essere un servizio sempre migliore per il nostro paese.

Puoi collaborare attivamente con noi attraverso questo spazio appositamente predisposto - per accedere clicca qui - o anche puoi scriverci cliccando qui.

lunedì 28 settembre 2009

Pd. A Brembio voto bulgaro per Bersani

Il politico piacentino sfiora il 57 per cento. Santantonio: «Lega pigliatutto nel centrodestra, guardiamo a nuove alleanze».
Pd, nel Lodigiano è tripudio per Bersani.
L’ex ministro nei congressi stacca Franceschini che però vince a Lodi.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Cristina Vercellone, 28 settembre 2009.

La maggioranza sceglie Bersani. L’ex ministro è risultato in testa nella sfida congressuale del Partito democratico. Confermando così il dato nazionale. A dargli la maggioranza dei voti sono stati gli iscritti di 26 circoli su 36. In dieci sezioni, invece, è stato Dario Franceschini a raccogliere la maggioranza dei consensi. In alcuni circoli lodigiani, quest’ultimo ha raccolto gli stessi voti di Ignazio Marino. In totale, Bersani ha collezionato 655 voti, con una percentuale del 56,98 per cento; 406, invece, e una percentuale del 35,87 i voti di Franceschini e 81 quelli di Marino con una percentuale del 7,16. Nel Lodigiano hanno votato 1132 iscritti su 2.126 aventi diritto, ovvero il 53,24 per cento. In cima ai circoli che hanno scelto Franceschini, in controtendenza, si è piazzato quello del capoluogo. Qui, grande sostenitore del candidato del Pd era e resta il sindaco Lorenzo Guerini. La mozione di Franceschini, a Lodi, si è meritata 118 preferenze, contro le 101 di Bersani e le 13 di Marino. Stessa maggioranza anche a Cavenago, Ossago, Graffignana, San Fiorano, Cornogiovine, Mulazzano, Cervignano, Terranova e Boffalora. La mozione Bersani ha entusiasmato in particolare, invece, il circolo di Brembio (65 preferenze per lui e una a testa per gli altri due candidati), Bertonico, Castiglione, ma anche Borghetto, poi Senna (con 32 voti per Bersani e 5 per Franceschini) e San Rocco (19 a Bersani, 1 a Franceschini e 5 a Marino). A Casale e Zorlesco, sono stati 70 i voti per Bersani, 55 per Franceschini e 9 quelli per Marino. Giudizio positivo da parte del primo cittadino di Lodi. «C’è stato un clima positivo, senza polemiche - commenta il primo cittadino -. A contare saranno le primarie del 25 ottobre. Lì potranno intervenire tutti quelli che si dichiarano votanti del Pd. Mi è piaciuta la discussione che si è fatta venerdì, sono stati evidenziati tutti i punti critici e le debolezze del governo Berlusconi. Non possiamo però sperare in eventuali scossoni di questo governo, dobbiamo indicare le nostre proposte alternative e andare avanti, ripartendo dai militanti e dagli elettori. Aldilà dei tre leader che comunque appartengono allo stesso scenario politico, la cosa importante è la convergenza e la coerenza con il programma del Pd. Non dobbiamo tornare alle esperienze passate e al centro-sinistra con il trattino. Dobbiamo togliere quel trattino in mezzo, questa era l’idea originaria del Pd, un partito che accoglie le diverse anime». Per quanto riguarda l’alleanza con l’Udc, secondo Guerini è positiva, ma «non deve essere un’ossessione. Se dall’opposizione al governo Berlusconi - dice - possono nascere confronti sono soddisfatto, ma non dobbiamo costruire il partito partendo dalle alleanze». Parole di soddisfazione sono arrivate anche dall’ex capogruppo provinciale Giuseppe Cremonesi: «Abbiamo superato la soglia di partecipazione degli iscritti - commenta -; in passato eravamo fermi al 30 per cento, adesso abbiamo superato il 50. Ci auguriamo che le primarie confermino questo risultato. Bersani è stato individuato come un leader autorevole, in grado di rilanciare questo progetto. Si tratta di ridare senso alla storia del riformismo italiano che aveva visto cattolici e socialisti uniti sul tema del lavoro. Dobbiamo ridare dignità al lavoro, non solo a quello dipendente». Secondo Fabrizio Santantonio, sostenitore di Franceschini, l’importante è che non si perda di vista «il motivo che ha dato origine al Pd: doveva essere la novità - dice - diventare il primo partito e semplificare il panorama. Doveva essere un partito inclusivo in un paese complesso: un partito democratico senza l’etichetta, ma che si denomina per ciò che fa e ciò che dice. Oggi siamo l’unico grande partito in Italia che vota per i propri organi dirigenti. Il Pd non deve recludersi dentro il “cul de sac” della sinistra, ma deve essere il partito moderno che risponda alla società moderna. Nel nord e nel Lodigiano la Lega sta prendendo consensi ovunque e mettendo in crisi anche l’alleanza nel Pdl. Dobbiamo tenerne conto».
Condividi su Facebook

6 commenti:

  1. Padrone comanda, cavallo trotta! A brembio il solito "obbedisco" di rito ha scaturito il risultato sopra indicato. I compagni in questo senso sono veramente encomiabili; mi piacerebbe chiedere a loro se, dopo la fine di veltroni, questa volta qualche domanda, prima di votare, se la sono fatta, o se, come sempre, hanno solo "obbedito", senza usare il cervello.

    RispondiElimina
  2. Ma perchè tanto mistero su un voto scontato. non ho visto nessun cartello e sono venuto a conoscenza del risultato in questo sito. Hanno paura di dire al paese che alla faccia di Veltroni e Franceschini sono e restano ds?

    RispondiElimina
  3. Non c'è da meravigliarsi del risultato del voto: Franceschini era una anomalia (un ex DC alla guida degli ex PC è quantomeno ... bizzarro), Marino non è una figura carismatica, mentre Bersani è un Piacentino, della zona, quindi, e soprattutto è uno che proviene dal PC. E la falce e martello a Brembio è come un simbolo sacro, quindi ...

    RispondiElimina
  4. i compagni non fanno certo parte del pd, nel pd il rosso della sinistra si è non poco sbiadito, il segretario stesso si è definito centro-sinistra. Nel gruppo pd c'e gente che ostenta frasi " non si deve dare tutto agli operai,si deve pensare anche ai padroni" ma stiamo scherzando quando c'e una crisi è l'operaio che ci rimette non certo il datore di lavoro, lui in qualche modo se la cava sempre. La sinistra deve pensare per l'operaio, lottare con lui per i suoi diritti. Giravo lodi ed ho visto la fila al banchetto del gap, e non solo persone pensionate, papa con bambini, è una goccia in mezzo al mare ma il pd non l'ho ancora visto a fare questi piccoli gesti come questi, e non venitemi a dire che cercano voti perchè adesso la campagna elettorale è finita ma loro continuano. Troppe le identità cambiate ed i simboli.....Usando un senso metaforico il pd sembra una strada piena di deviazioni come quando ci sono i lavori in corso ma prima o poi troveranno la direzione giusta? il nome definitivo? e perchè no anche un simbolo? quindi a mio parere che esclusivamente personale ce ne vuole per definirsi compagno quando fai parte del Partito Democratico.

    RispondiElimina
  5. è già tutto deciso da almeno un'anno.
    andate , pagate e votate x quel che x voi vale.
    io o votato marino x farvi un dispetto!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  6. E io devo sprecare i miei soldi per un dispetto? il voto è un diritto e un diritto non va pagato,quello che spendo per votare lo uso per offrire un caffè ad un amico.....tanto non cambia nulla ugualmente.

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.