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lunedì 28 settembre 2009

Brunetta e i mostri

Dopo i "fannulloni" i magistrati. Brunetta attacca: "L'Anm è un mostro, va tagliato".
Rassegna stampa - l'Unità.it, 28 settembre 2009.

Come Berlusconi, oltre Berlusconi. Dopo i «fannulloni» e «certa sinistra» nel mirino di Renato Brunetta finiscono i magistrati. E, in particolare, il loro sindacato, definita un «mostro» che finisce con l'avere effetti anche sul funzionamento del Csm, l'organo di autogoverno della magistratura. Brunetta annuncia il suo programma: «Bisogna tagliare questa cinghia di trasmissione». L'ultima sceneggiata del ministro è avvenuta a margine della presentazione del libro di Stefano Livadiotti «Magistrati l'ultracasta». Brunetta ha spiegato che «le correnti dell'Anm di fatto decidono gli equilibri all'interno del Csm e qui si produce il mostro, con effetti sulle questioni economiche, disciplinari e di carriera della categoria, che sono determinate per via sindacale». Quindi, «per risolvere il problema bisogna tagliare questa cinghia di trasmissione».
«Il 90% dei problemi della giustizia in Italia sono organizzativi - ha detto ancora Brunetta - e sono risolvibili con l'information and communication technology: anche per i magistrati si può pensare a badge, controllo delle presenze, controlli di produttività e controlli dei ritardi». «Se si va in qualsiasi tribunale italiano si trova il caos e dalle 14 non c'è più nessuno - ha detto poli polemicamente - e più il sistema di lavoro è complesso più ha bisogno di organizzazione scientifica, che nella magistratura e nella produzione della giustizia non c'è: il settore è opaco». Parole evidentemente dettata dalla scarsa conoscenza che Brunetta ha del lavoro dei giudici.
Brunetta, che da tempo si incarica di parlare alla pancia del Pdl, ha rilanciato la vecchia ossessione berlusconiana contro i giudici. «I magistrati - dice - sono servitori dello Stato come tutti gli altri, forse si sono montati un pò la testa».
Il vicepresidente dall'Anm, Gioacchino Natoli, sfortunatamente presente alla presentazione del libro è stato costretto a replicare, soprattutto alla contestazione sui tribunali vuoti nel pomeriggio: «Questo succede perchè un suo collega di governo ha tagliato gli stanziamenti per gli straordinari». «Lei dice cose non vere», è stata la risposta di Brunetta. I due contendenti si sono poi accordati per fare un giro dei tribunali italiani («a sorpresa», ha precisato Brunetta) per verificare sul campo la situazione.
«Brunetta, dopo aver tentato di delegittimare la Pubblica amministrazione, ora allarga le sue provocazioni anche al mondo della Giustizia». Lo dice Donatella Ferranti, capogruppo del Pd nella commissione Giustizia di Montecitorio, replicando al ministro Brunetta che ha definito l'Anm un mostro dentro il Consiglio Superiore della magistratura. «Il ministro dovrebbe sapere - sottolinea Ferranti - che la legge in base alla quale sono eletti i componenti togati del Csm è stata voluta dall'ultimo governo di centro destra. Quindi, di eventuali storture non può che accusare se stesso e la sua maggioranza».
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