Rassegna stampa - Il Cittadino di oggi.
Ossago - Scoppia l’incendio in cascina, in fumo quaranta balloni di “stocchi” pressati di granoturco. I vigili del fuoco hanno dovuto lavorare diverse ore giovedì notte per avere la meglio sull’incendio divampato all’interno della cascina Pezzino di Ossago. Intorno alle 22 uno dei residenti ha visto infatti un bagliore in lontananza, che illuminava quasi completamente la parete di un capannone, ed è andato a vedere. Così si è trovato davanti le fiamme che si alzavano verso il cielo. «Non sappiamo cosa sia successo - spiega Giorgio Quagliotti -, siamo sicuri solo che la causa non può essere stata un corto circuito, visto che in quel deposito non passa corrente elettrica». Esclusa al momento anche l’ipotesi dell’autocombustione, più frequente per le balle di fieno ma decisamente improbabile per quei balloni secchi lasciati all’aperto. «Forse qualcuno ha buttato un mozzicone, non so - ipotizza ancora l’uomo -, nemmeno i vigili del fuoco hanno saputo spiegarci l’origine del rogo».L’allarme è scattato giovedì sera poco prima delle 22. Dopo aver scoperto l’incendio, i residenti della cascina si sono dati subito da fare per iniziare a spegnerlo, utilizzando una botte dove vengono raccolti i liquami. Poi hanno chiamato il “115” e sul posto si sono precipitate due squadre, una di Lodi e una dei volontari di Sant’Angelo. Il lavoro è durato per diverse ore, fin quasi alle due di notte. Alla fine quello che rimaneva dei balloni è stato gettato in un campo e bagnato ancora abbondantemente, per spegnere anche gli ultimi focolai.I balloni erano accatastati in un deposito parzialmente aperto. Erano lì da almeno due anni, quando erano stati fatti con gli “stocchi” di granoturco pressato. Ognuno di loro pesava circa 200 chili e venivano utilizzati per creare dei giacigli nelle stalle per gli animali, quindi non avevano un grande valore per l’azienda. «600 euro al massimo» chiosa ancora il signor Quagliotti. Più grave invece il danno per il deposito, visto che buona parte del tetto (circa 100 metri quadrati) è stato danneggiato e dovrà essere rifatto. «Per fortuna le balle erano rivolte verso il cortile - aggiunge -, altrimenti sarebbe stato molto più difficile rimuoverle e le conseguenze sarebbero state molto più pesanti». Nella parte coperta del capannone generalmente vengono tenute macchine agricola e rimorchi, per proteggerli dal vento e dalla pioggia, ma in questi giorni, fortunatamente, non c’era nulla, altrimenti tutto sarebbe stato distrutto dalle fiamme. Ora sono in corso le indagini dei vigili del fuoco.
Nessun commento:
Posta un commento
Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.