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venerdì 25 settembre 2009

La discarica a Senna «non sarebbe possibile»

Senna, nuove linee guida per le discariche: il Pd però non si fida della svolta al Pirellone.
Rassegna stampa - Il Cittadino, Greta Boni, 25 settembre 2009.

Senna - La commissione ambiente del Pirellone ha dato parere favorevole alla ridefinizione dei criteri per la localizzazione degli impianti di gestione e smaltimento dei rifiuti urbani e speciali. Le Province dovranno ispirarsi a queste linee guida per realizzare i Piani rifiuti, inoltre i criteri dovranno essere rispettati per rilasciare le autorizzazioni ai nuovi impianti. I gruppi di opposizione hanno espresso un parere contrario rispetto al documento.
Le linee guida avevano destato la preoccupazione del territorio, che da mesi sta cercando di contrastare l’arrivo di una discarica a Senna Lodigiana. Il consigliere regionale del Pd, Gianfranco Concordati, ha sottolineato che la commissione ha modificato in parte il testo iniziale, accettando alcuni emendamenti proposti dal Pd, relativi ai vincoli paesaggistici e alla prevalenza dei livelli di programmazione pre-esistente in caso di divergenza fra piani di uso del territorio. «In sostanza - afferma - per il Lodigiano significherebbe che sull’area di Senna, su cui Cre vorrebbe realizzare la megadiscarica, questo non sarebbe possibile, perché è vigente un Piano cave che terminerà solo fra qualche anno con il ripristino ambientale. Diciamo che significherebbe perché rimane un grande punto interrogativo». Concordati sottolinea, però, che la decisione della commissione non è vincolante per la giunta: «L’assessore Buscemi ha già detto chiaramente ai consiglieri presenti che deciderà autonomamente cosa tenere e cosa buttare di un lavoro durato sei mesi. Si tratta di un’affermazione grave che non tiene conto del lavoro dei consiglieri e che mostra una volta di più la volontà della giunta di utilizzare le assemblee consultive e decisionali a suo piacimento. Anche per questo il nostro voto è stato contrario, oltre al fatto che il testo a nostro avviso non rispecchia quella linea di salvaguardia indispensabile in una programmazione di questo tipo».
La Provincia di Lodi, al lavoro per riscrivere il Piano rifiuti ed evitare il commissariamento, ribadisce che comunque i criteri in discussione non si applicherebbero al caso lodigiano. L’amministrazione si sta preparando il primo ottobre, giorno in cui è stata fissata la conferenza dei servizi.
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