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venerdì 25 settembre 2009

Alla prova dei fatti

Casalpusterlengo. Le Rsu puntano il dito contro il comune per non aver mantenuto l’accordo con il Famila sull’assorbimento di alcuni operai. «Lavoratori Lever, comune immobile». Sindacati inferociti: «Disattese le promesse sul reinserimento».
Rassegna stampa - Il Cittadino, Andrea Bagatta, 25 settembre 2009.

«Alla prima prova concreta, il territorio ha dimostrato di non esserci, e questo ci fa male». È lapidario il commento della Rsu Unilever all’apertura del nuovo supermercato Famila nell’area ex Samor. La scorsa primavera, dopo l’annuncio dei 170 esuberi in Lever con il ricorso alla cassa integrazione, l’amministrazione Pagani aveva assicurato che, grazie a un impegno informale, nel nuovo supermercato sarebbero stati ricollocati alcuni lavoratori in cassa integrazione, una mezza dozzina circa, un numero simbolico per una vicinanza concreta. Ieri il supermercato ha aperto, ma nessuno dei 25 occupati proviene dalla Lever, e il commento della Rsu è amareggiato e deluso. «I lavoratori da soli non sono in grado di vincere questa battaglia - spiega Carlo Carelli della Rsu -. Abbiamo sempre puntato su reindustrializzazione del sito e sul ricollocamento degli operai anche in altre realtà lavorative, chiedendo al territorio di esserci. Oggi, alla prima prova concreta abbiamo invece una delusione, una delusione che non nasce da un colore politico, ma dai fatti». Secondo la Rsu 15 giorni fa c’era stato un contatto con la nuova amministrazione di Casale per capire se quell’impegno informale, ma assicurato più volte in riunioni e sulla stampa, fosse ancora valido. Da allora, però, non è arrivata nessuna risposta. «Abbiamo contattato l’amministrazione perché ai cassintegrati erano arrivate voci che l’accordo non fosse più valido, e così volevamo essere rassicurati - continua Carelli -. Invece abbiamo avuto solo silenzio».
Un’accusa che l’amministrazione comunale rispedisce però al mittente. «Io non ho saputo niente di questo accordo, e nessuno mi ha chiesto niente - dice il sindaco Flavio Parmesani -. Sono sempre disponibile a incontrare chiunque». «A me non risulta tutto questo, e sulla vicenda non ho nient’altro da dire perché sono abituato a relazionarmi su fatti oggettivi», dice l’assessore alle attività produttive Marzio Rossetti. Ma i conti non tornano, nel confronto con le parole dei rappresentanti dei lavoratori, che ribadiscono la loro versione. «Capisco il sindaco, perché effettivamente non ho mai avuto un contatto diretto, sebbene la notizia fosse stata resa di pubblico dominio più volte - spiega Carelli -. Però ho chiamato l’assessore Rossetti per chiedere informazioni il 10 settembre alle 10,30 circa, e posso dimostrarlo con i tabulati del telefono. Sto ancora aspettando una risposta».
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