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lunedì 17 agosto 2009

Politica a livello Pazzaglia

Nello Zelig della politica la Lega tiene banco.
Dalle agenzie - Agi, Asca.

L'inno? Forzature dei giornali? così dice Bossi. "Per non parlare dei salari, delle gabbie salariali e della necessità di aumentare i salari si sono inventati che la Lega è contro l'inno italiano. Invece noi siamo per aumentare i salari e chiediamo i salari su base territoriale legandoli al costo della vita", così Umberto Bossi ai microfoni di Sky Tg24 il giorno dopo la tradizionale festa della Lega Nord a Ponte di Legno. "I giornali d'estate non vendono per questo fanno qualche forzatura" - ha detto il leader leghista, che spiega: "Ho detto che ero commosso per il fatto che i padani conoscessero benissimo l'inno della Padania Va pensiero. Da lì uno può fare della dietrologia: se cantano Va pensiero sono contro Fratelli d'Italia ma non è così".
Ma aumentare i salari? La Lega ci crede veramente? si chiede Damiano. "Caro Bossi per aumentare i salari vorrei fornire qualche modesto consiglio. Noi siamo d'accordo su una affermazione: le retribuzioni in Italia sono troppo basse. Il calo dei consumi dell'1,9, denunciato da Confcommercio, è la dimostrazione che le famiglie italiane stentano ad arrivare a fine mese. Per aumentare il potere di acquisto delle retribuzioni e, aggiungiamo, anche delle pensioni, la Lega dovrebbe costringere il governo, di cui detiene la golden share, a convocare un tavolo di concertazione a settembre", così in una nota Cesare Damiano, responsabile lavoro del Pd. "L'obiettivo - aggiunge - deve essere quello di diminuire la pressione fiscale sulle retribuzioni fino a 30mila euro annuali, estendere la contrattazione decentrata con incentivi a vantaggio delle aziende e dei territori che contrattano il salario di produttività. Inoltre - prosegue - estendere la 14esima a vantaggio dei pensionati, misura introdotta dal Governo Prodi, comprendendo gli assegni mensili fino a 1200 euro. In questo modo il potere di acquisto delle famiglie potrà migliorare dando slancio ai consumi e alla crescita e le differenze salariali che tanto stanno a cuore alla Lega andranno a vantaggio delle realtà locali che ottengono una crescita reale di produttività. Spero che Bossi - conclude - avverta realmente questa emergenza, altrimenti le sue sono solo parole al vento".
Intanto c'è chi dichiara guerra al secessionista. "Se Bossi insiste con la cancellazione dell'Inno di Mameli e la divisione dell'Italia come presidente di Io Sud lancio l'appello a tutti i meridionali (quelli che vivono al Sud, ma anche a quanti vivono nel resto d'Italia) a non acquistare prodotti della Padania fino a quando non tornerà la ragionevolezza e quindi un'Italia federale all'interno di una Nazione unitaria". Lo chiede la senatrice Adriana Poli Bortone, presidente del movimento Io Sud, dopo le recenti proposte della Lega.
Famiglia Cristiana all'attacco della Lega sulla questione sicurezza. "La legge sulla sicurezza, per le nozze miste sembra scritta da don Rodrigo, ma chiedere a un politico leghista di leggere I promessi sposi del gran lombardo Alessandro Manzoni è chiedere troppo". Famiglia Cristiana torna con questo paragone letterario sul "pacchetto sicurezza". L'editoriale, che cita la "facile profezia" dell'arcivescovo Agostino Marchetto sul "molto dolore" che la legge avrebbe procurato, tira in ballo anche William Shakespeare sottolineando che per "ironia della sorte" i primi fidanzati impediti a sposarsi erano residenti a Verona, la città di Romeo e Giulietta (ma non ricorda che a negare a questa coppia il lieto fine raggiunto invece da Renzo e Lucia fu l'aver seguito i consigli di un religioso). Per Famiglia Cristiana, comunque, la Legge Maroni "sarà probabilmente spazzata via da una sentenza della Consulta non appena qualcuno la impugnerà. Nel frattempo - scrive il settimanale dei paolini - la Lega avrà già conquistato le poltrone di governatore nelle Regioni del Nord alle amministrative. Che importa - conclude - se si sarà rivelata un'inutile grida? Al massimo qualche centinaio di migliaia di extracomunitari avranno dovuto rinunciare al loro sogno di sposarsi e metter su famiglia".
Tolto questo amaro commento finale, il resto è caldo d'agosto tanto che la grande notizia è che a tifare per la sua squadra questa sera ci dovrebbe essere anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che secondo quanto si apprende ha interrotto il soggiorno a Villa Certosa per partecipare, come da tradizione, all'annuale appuntamento per il trofeo Luigi Berlusconi.
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