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giovedì 23 luglio 2009

L'occhio vigile della Regione

Nuova influenza: nessun allarme, prosegue la vigilanza.

Prosegue l'attività della Regione Lombardia nella sorveglianza e verifica sulla cosiddetta "nuova influenza" (A-H1N1), avviata a partire dal 25 aprile scorso. La situazione è sotto controllo, non desta allarme e non necessita di misure particolari: ad oggi infatti sono stati accertati 70 casi (a fronte di 211 sospetti); nella stragrande maggioranza si tratta di persone al rientro da viaggi all'estero (tutti tranne 6).
L'assessore alla Sanità, Luciano Bresciani, rendendo noti i dati sulla malattia, ha ricordato: "Appena ricevuta la comunicazione del Ministero abbiamo attivato il «Piano pandemico regionale», che primi in Italia, abbiamo adottato dal 2006 e convocato il «Comitato pandemico regionale», costituito da esperti in campo infettivologico, virologico e veterinario". In base a quanto previsto dal Piano, sono state adottate e sono tuttora in corso una serie di misure organizzative e operative per le strutture e gli operatori sanitari.
Per quanto riguarda il virus, si tratta di un virus ad oggi decisamente meno aggressivo di quello dell'influenza stagionale (chi si ammala guarisce normalmente in due giorni), che finora ha colpito prevalentemente soggetti al di sotto dei 40 anni. Questo farebbe pensare che per una parte della popolazione (quella più anziana) potrebbe esserci una "immunità crociata", dovuta alla circolazione in passato di virus analoghi a quello attuale. "Rispetto a quella che sarà l'evoluzione della malattia, realizzeremo tutte le azioni necessarie a fronteggiarla. Siamo già pronti e attrezzati per fare questo", ha aggiunto Bresciani.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, l'orientamento di Regione Lombardia è di proporla innanzitutto ai medici, agli operatori sanitari, agli operatori dei servizi essenziali e a tutti i soggetti a rischio: persone dai 6 mesi ai 18 anni e tutti coloro che soffrono di altre malattie (cardiopatici, diabetici, ecc). La patologia viene trattata attualmente come qualunque influenza con i farmaci antipiretici. Per quanto riguarda gli anti-virali, è stato ricordato che questi farmaci vanno utilizzati solo da chi è a rischio di complicazioni e solo dopo precise valutazioni cliniche.
Infine, nel corso di un recente viaggio in Sud America, l'assessore Bresciani, dopo aver incontrato il ministro della Sanità del distretto di Città del Messico (circa 9 milioni di abitanti), Armando Ahued Ortega e il ministro della Sanità dello Stato del Messico (uno dei circa 30 che compongono lo Stato federale con circa 14 milioni di abitanti), Franklin Libenson Violante, ha stretto un patto con queste due autorità messicane, che ha permesso di aprire una "conferenza permanente" con scambio di informazioni e valutazioni su decisioni comuni.
"È un ulteriore iniziativa che si affianca a quelle già in atto a livello nazionale e regionale attraverso cui possiamo sfruttare l'esperienza di chi, come i messicani, hanno già fronteggiato la nuova influenza", è il commento di Bresciani che proporrà inoltre al Ministero di utilizzare negli aeroporti lombardi e italiani strumenti per rilevare la temperatura corporea, così da poter individuare soggetti potenzialmente ammalati.

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