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giovedì 23 luglio 2009

Il nuovo che avanza

Il 20 luglio, l’ufficio Stampa e comunicazione della Provincia ha diramato gli interventi del neo presidente Pietro Foroni e del neo assessore all’Agricoltura Matteo Boneschi all’insediamento del Tavolo provinciale dell’agricoltura.
«È finita la campagna elettorale ma non l’importanza dell’agricoltura».

Pietro Foroni, presidente della Provincia.
"Amici rappresentanti dell'agricoltura, dei sindacati, delle associazioni, delle cooperative.
Non ruberò che un minuto all'assessore, al coordinatore del tavolo e alla discussione dei vostri temi.
Ma oggi non potevo mancare. In campagna elettorale ho evocato il tema agricolo molto spesso, l'ho messo al centro della mia corsa in Provincia assieme a pochi altri temi, quali l'occupazione ed il futuro della Piccola media impresa. Adesso é finita la campagna elettorale ma non l'importanza dell'agricoltura.
Al contrario, anche a causa dell'emergenza diabrotica , quello agricolo è forse il settore dove l'amministrazione provinciale si è resa operativa più in fretta. È solo una prima risposta ma credetemi, intendiamo davvero il vostro settore ed il vostro lavoro come fondamentali per il futuro di questo territorio. Grazie e buon lavoro".

Matteo Boneschi, assessore all’Agricoltura.
“È con piacere ma anche con grande responsabilità che apro oggi i lavori del tavolo dell'agricoltura.
L'amministrazione guidata dal Presidente Pietro Foroni intende utilizzare il metodo della concertazione in ogni settore: siamo convinti, infatti, che solo chi ogni giorno vive il proprio lavoro in tutti i suoi aspetti, possa disporre dei consigli e degli spunti migliori per rendere efficace l'azione amministrativa. La stessa cosa vale anche e soprattutto per l'agricoltura, un settore così determinante per l'Italia ed in particolare per il nostro Lodigiano.
Quale ruolo immaginiamo per il Tavolo dell'Agricoltura? Tre i campi d'azione:
-- il primo è quello legato al turismo, alla promozione del territorio, alla produzione agroalimentare. Da questo punto di vista non possiamo non pensare ad Expo 2015, quindi ad un evento epocale che per essere utile dovrà lasciare al territorio qualcosa che vada oltre i sei mesi di Esposizione. In campo ci sono già strumenti che possiamo cercare di legare all'agricoltura e ai suoi prodotti in modo più diretto rispetto ad oggi, quindi più interessante per gli operatori agricoli:
si tratta del Marchio Lodigiano Terra Buona e della Rassegna Gastronomica del Lodigiano.
-- Il secondo è il tema più attuale. Affinché le nostre aziende continuino a produrre qualità, occorre prima di tutto garantire la loro sopravvivenza. Questo purtroppo non è un buon momento, e purtroppo non è l'amministrazione pubblica a determinare i prezzi di latte, suini, cereali. Esistono però iniziative, magari congiunte con altre istituzioni, che possiamo mettere in campo per aiutare il settore agricolo-zootecnico in questo senso? Possiamo, come è già stato in questi giorni, operare direttamente in aiuto alle aziende su temi specifici?
-- Il terzo elemento di riflessione è forse il più avvertito presso gli imprenditori agricoli. Agriturismi, biomasse, fattorie didattiche, filiere corte all'interno delle aziende: tutte cose bellissime ed utili, ma tutti dobbiamo chiederci se le aziende agricole non debbano essere in grado di sopravvivere anche soltanto facendo ciò che loro più compete. Dovendo nutrire un paese, a meno che questo voglia dipendere dall'import e rendersi così "ricattabile", l'agricoltura e le stalle devono produrre e lasciare al resto di filiera i ruoli di trasformazione e distribuzione. Questa filiera però deve dare reddito all'agricoltura, altrimenti, pur con tutte le nostre eccellenze, diverremo una nicchia.

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