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lunedì 22 giugno 2009

Attese sulla riva del fiume

Il corsivo del giorno dopo, di Brembiolus

Durante la campagna elettorale si sono messi i puntini sulle “i” circa la “facile” presenza del candidato sindaco di Comune Popolare Solidale al mercoledì mattina, giorno di mercato, a Brembio. Non è questa questione in sé, qui, l’oggetto di discussione – del resto un’accusa gratuita che non teneva conto della possibilità che proprio quel giorno, il mercoledì, fosse il giorno di ricevimento del sindaco, come poteva essere semplicemente verificato con un’occhiatina al sito web del Comune: “Il Sindaco Dott. Giuseppe Sozzi, riceve il mercoledì dalle 10:00 alle 12:00 e il sabato dalle 9:00 alle 10:00 su appuntamento”.

Ma la si vuol ricordare sulla falsariga del notissimo aforisma della pagliuzza e della trave. Questo perché oggi si è letto su “Il Cittadino”, quotidiano di Lodi, della straordinaria capacità che avrebbe il neoeletto presidente della Provincia di svolgere contemporaneamente l’incarico di presidente della Provincia e di sindaco di Maleo, oltreché, si può pensare, di curare i propri impegni di libero professionista. Sara Gambarini ci ha raccontato nel suo articolo che a Maleo c’è stato scontro in occasione della prima seduta del Consiglio comunale. Racconta la Gambarini: “Il gruppo di minoranza infatti non ha esitato a presentare le proprie perplessità sul doppio ruolo ricoperto dal sindaco Pietro Foroni, già Presidente della Provincia, e sulle modalità con cui la lista di maggioranza «Uniti per Maleo» ha individuato il candidato alla presidenza del consiglio comunale. «Il nostro gruppo vigilerà affinché Maleo non resti orfana di primo cittadino - ha dichiarato Attilio Dadda, leader d’opposizione - e in questo senso desideriamo avere rassicurazioni sul fatto che il doppio incarico di Foroni non penalizzi Maleo». Per questo la minoranza ha promesso «di controllare che non vi sia un capolista occulto mimetizzato tra i consiglieri, per cui censiremo ogni intervento fatto dal vice sindaco in sostituzione del primo cittadino impegnato nella presidenza provinciale»”. Certo, ma come non credere all’avv. Foroni che rassicura: «Continuerò a lavorare per Maleo come sempre fatto, perché mai sfuggirò a ciò che mi compete ed in merito alla scelta interna del presidente consiliare desidero far presente che si tratta di una consuetudine comune». L'indennità sarà a carico della Provincia, e se non altro Maleo si risparmierà l'ingaggio.
In fin dei conti non c’interessano le beghe malerine, ma il fatto che ci si presenti alle elezioni, in ruoli da cui non ci si possa dimissionare, sì. Altro che quesito 3 del referendum bocciato oggi! Dimettersi da vincente, sindaco o presidente della Provincia, significa tornare alle urne, e che figura! Impossibile. Lo si sa bene da prima. E in caso di vincita del superenalotto, dunque, avanti tutta. Di necessità virtù! E se chi ti ha votato è contento del mezzo servizio, di cosa in fin dei conti si sta parlando?

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