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lunedì 22 giugno 2009

Anonimo brembiese

Effetti collaterali d'una propaganda elettorale avvelenata

La Pro Loco Brembio interviene con un cartello pubblicato qualche giorno fa nella bacheca in piazza Matteotti sulle vicende e le successive voci che hanno riguardato l’associazione nel periodo più caldo della campa-gna elettorale. Scrive la Pro Loco: “Si porta a conoscenza, per coloro i quali non avessero ancora capito, che la Pro Loco è una associazione turistica formata da soci e simpatizzanti volontari, con un proprio statuto, un proprio consiglio e, aldilà delle idee politiche di ogni singolo socio, è da considerarsi apolitica. La Pro Loco dal 2006 non ha mai escluso nessuno anzi è sempre alla ricerca di nuovi talenti per realizzare le manifestazioni di cui tutti gli anni si rende protagonista. Pertanto la/e persona/e che per ignoranza o malinformazione diffondono notizie non vere, [sappiano che] il consiglio della Pro Loco è a disposizione per qualunque necessità. Forse con meno chiacchiere e più armonia si potrebbe vivere meglio”.
La precisazione della Pro Loco è stata evidentemente ritenuta necessaria dopo che il 10 giugno scorso è stata fatta recapitare nella casella di posta di uno dei membri del direttivo, Clemente Panigada, una lettera anonima, pubblicata anch'essa nella bacheca, nella quale una persona che parlava “a nome anche di altre persone” addebitava con livore (“voi componenti di associazioni filo-comunali-Sozzi siete veramente penosi”) all’associazione la sconfitta della propria parte politica (“Anche stavolta l’avete spuntata!”). Nella lettera non si usano mezzi termini per dichiarare il proprio disprezzo per la presunta piaggeria: “la sera del concerto a chiusura della campagna elettorale vi si vedeva prostrati ai piedi di rappresentanti di lista o persone imparentate con loro (vedi sindaco, moglie del sindaco, e altri parenti). Mi giravo da una parte c’era la première dame a parlare con una della pro loco, mi giravo dall’altra parte stava parlando con un’altra dell’oratorio, ma siete proprio sicuri che tra qualche giorno queste persone vi parleranno ancora insieme?”. L’asserto che porta all’accusa di piaggeria è evidente: “… e tra cinque anni come farete se non ci sarà più Sozzi candidato sindaco?”.
Non manca l’anatema: “comunque parecchia gente ha cambiato idea sull’associazionismo e questo non porterà sicuramente bene per il paese”. Come pure l’intento didascalico: “Ricordatevi comunque che tutti hanno interesse alla carica politica ma” nessuno “ha interesse delle persone civili”. L’autore alla fine si scusa “per la franchezza”, ma forse era il caso che si scusasse per ben altro.
La lettera porta come indicazione di firma questa sequenza di lettere: C.I.R.D.L.B.C.C.E.D.A.S.S., una sorta di crittogramma che a nostro avviso qualcosa significa. Lanciamo qui una sorta di gioco di soluzione: pubblicheremo tutti i contributi che ci perverranno sul possibile significato della firma-sigla. Un tormentone per l’estate insomma.
La Pro Loco, e le altre associazioni di Brembio, hanno naturalmente tutta la nostra solidarietà. Non bisogna mai confondere la sfera personale del singolo con l’associazione. Chi lo fa, oltre ad essere in malafede, non aiuta certo l’associazione né fa il bene del paese.

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